Altra scossa di terremoto al largo di Linosa

Stesso epicentro della scossa precedente verificatasi lunedì al largo di Linosa. Il terremoto è avvenuto in acque internazionali a nord-nordest dell’isola vulcanica ma in acque internazionali

In copertina: Vista aerea dell'isola vulcanica di Linosa nell'arcipelago delle Pelagie

Una nuova scossa di terremoto è stata rilevata dai sismografi dell’Ingv al largo dell’isola pelagica di Linosa. Dopo la brusca scossa di 3.9 gradi di magnitudo registrata lunedì alle 14:21, la terra sotto il mare del Canale di Sicilia è tornata a tremare ieri sera alle 22:10. Un sisma di magnitudo pari a 2.8 gradi sulla scala Richter si è verificato con epicentro localizzato alle stesse coordinate del precedente. Un’area a nord-nordest dell’isola vulcanica corrispondente alla sponda nord di un profondo canale-faglia sottomarino. Più lieve, ma anche più superficiale l’ipocentro con i suoi 5 chilometri di profondità contro gli 8 della scossa di lunedì. Percepito a terra, dove in questi giorni si sta girando un film, ma senza intensità allarmante. L’epicentro del sisma è stato localizzato in acque internazionali ed oltre i venti chilometri dalla costa di Linosa. Il vulcano-isola è inattivo da circa 2.500 anni e l’attività tellurica non è in alcun modo riconducibile ad attività vulcanica. Ieri pomeriggio un altro terremoto si è verificato nel Mediterraneo, circa 60 chilometri a sud di Galati, piccolo paese sito all’estremità più a sud della Calabria. Il sisma, di 3.3 gradi e con profondità rilevata a 26 chilometri, ha avuto epicentro sulla linea di parallelo di Catania, ma molto distante dalla costa siciliana.

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