Linosa, l’isola nera in cui ritrovar se stessi

Meta di appassionati di snorkeling e di fotografia, destinazione ideale per chi cerca relax e per naturalisti, Linosa è un’isola unica nel suo genere. Appartiene all’arcipelago delle Pelagie ed è la sorella minore di Lampedusa. Sull’isola sono stati girati due film per il cinema: “Terraferma” e “Forse è solo mal di mare”

Una perla nera, lontana dal mondo ed anche dall’immaginazione. Linosa è un luogo che si trova al di fuori dello spazio e del tempo, dove gli orologi rallentano fino a perdere di significato. La piccola perla nera del Mediterraneo fa parte dell’arcipelago delle Pelagie, di cui è isola maggiore Lampedusa e minore la disabitata Lampione. Ma le due isole, Lampedusa e Linosa, altro non sono che sole e luna dello stesso pelagico arcipelago. Al contrario di Lampedusa, Linosa è un isolotto vulcanico e ricco di vegetazione. Turisticamente vive del riflesso della sorella maggiore, da cui numerosi turisti arrivano per una escursione giornaliera. Attratti dai colori vulcanici e dalla varietà cromatica che caratterizza le case linosane, in un giorno si riesce però solo a scattare qualche foto ricordo in una frettolosa gita. Il maggior pregio dell’isola ha infatti bisogno di almeno una notte in più per essere scoperto. Linosa è abitata da circa quattrocento persone, il numero di abitanti che in città si trovano in un solo edificio, ma sparsi sui cinque chilometri quadrati di pietra lavica e tufo.

L’isola è il vertice di un vulcano con tre bocche visitabili. Si trova a sud della Sicilia a metà strada sulla somigliante, ma più grande, isola di Pantelleria e la grande isola-Stato di Malta. Dista circa un’ora di aliscafo da Lampedusa, che si trova trenta miglia a sud. Il vulcano è inattivo da migliaia di anni, ma gli effetti della potenza che creò l’isola è ancora oggi visibile in tutti i colori che la caratterizzano. Il giallo del tufo si mescola al nero della pietra lavica ed al color ruggine della pietra lavica con maggior concentrazione ferrosa. Linosa è il paradiso degli appassionati di immersione, ma è anche habitat naturale per quanti non fanno un passo senza la loro macchina fotografica. Da questo punto di vista merita un soggiorno, anche se soltanto armati della fotocamera di uno smartphone. Tutti i colori dell’isola sono esasperati dalla propria vivacità e dall’esaltazione che il nero lavico fornisce quale sfondo di ogni dettaglio cromatico.

Per raggiungere Linosa ci sono due vie, ma entrambe conducono ad una ineludibile navigazione. Ci si può recare in aereo a Lampedusa e da li prendere l’aliscafo che collega le due isole nel periodo estivo, oppure si può scegliere tra nave ed aliscafo da Porto Empedocle, in provincia di Agrigento, per recarsi sulla perla nera scegliendo tra le oltre otto ore di traghetto o le oltre quattro di nave veloce. In entrambi i casi sarà possibile comprendere pienamente la posizione dell’isola, la sua distanza dal resto del continente. Giunti a Linosa sarà possibile noleggiare una bicicletta (si consiglia quella con pedalata servoassistita per le caratteristiche non pianeggianti del paesaggio), uno scooter, un quad o un’auto. Percorrendo la strada che dallo scalo principale conduce alla piazza del paese si passerà davanti a quella che è forse la più pittoresca caserma dei carabinieri d’Italia. Malgrado i consueti divieti di fotografare, obbligatori per ogni caserma, nessuno resiste al selfie davanti alla colorita stazione locale dell’Arma. Di fronte alla caserma, che sicuramente vorrete anche voi fotografare, troverete il “Tedeschello” con il suo noleggio di biciclette e moto per tutti i gusti.

Tra i punti di riferimento di Linosa ci sono il Wine Bar “U’ dammusu” (il dammuso, ndr) e la trattoria pizzeria da Anna. Dagli aperitivi alla cena, l’atmosfera è sempre quella di una piccola comunità pelagica di quattrocento abitanti. Un bicchiere di vino al wine bar sarà quindi molto diverso da quello che siete abituat a gustare in città. Una parentesi nel tempo vi rapirà come solo a Linosa potrebbe accadere. Le attività praticabili sull’isola sono quindi lo snorkeling, la fotografia, il mare e soprattutto il relax. Linosa ha una sola piccola spiaggia, nera. Ma sono in itinerario per ogni turista le sue piscine naturali formate dal raffreddamento della lava. Per il resto, sarete avvolti da pace, silenzio, pulizia (Linosa ha il pregio d’essere trattata in ogni suo angolo come fosse l’interno delle case dei suoi abitanti), e famigliarità. L’isola è infatti un luogo magico in cui anche il turista che ci si reca per la prima volta, dopo appena un’ora si sente come a casa tra vecchi amici.

Rigogliosa nel suo verde, rinomata per le sue lenticchie, i suoi capperi, il suo vino, pacifica come solo Linosa sa essere, la piccola perla nera del Mediterraneo merita un’escursione per i più frettolosi o diffidenti, un fine settimana per chi sa di desiderare un po’ di relax con cui staccare la spina dal ritmo della quotidianità, una settimana per chi sa cosa vuole ed è certo di dove trovarlo. L’isola è stata location di due film, il primo il premiatissimo “Terraferma” di Emanuele Crialese con Beppe Fiorello ed il secondo lo troverete in questi giorni nelle sale con il titolo “Forse è solo mal di mare”. Per i vacanzieri che intraprendono un viaggio vacanza interamente dedicato a Linosa, il consiglio è quello di spegnere lo smartphone – che tanto in buona parte dell’isola vi servirebbe soltanto per scattare foto – e di mettere in valigia i vostri libri preferiti o gli ultimi acquistati. Quando la vacanza sarà finita, quando sarete tornati a casa, vi sentirete ricaricati come se vi avessero collegato lo spinotto del caricabatterie. Di contro, va detto che vi mancherà Linosa come non avreste mai potuto immaginare prima di recarvici.

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