Per diciannove dei quaranta lavoratori con qualifica generica dell’hotspot di Lampedusa c’è un contratto part time. Gli altri ventuno oggi hanno visto il loro ultimo giorno di lavoro caratterizzato dalla comunicazione sul fine rapporto. Il dato complessivo vede rimanere sotto contratto venticinque dipendenti, tra figure specializzate e dirigenziali, su un totale di cinquantasei. L’intervento paventato ai lavoratori in stato di agitazione dalla Prefettura non avrebbe quindi sortito risultati soddisfacenti. I lavoratori nel frattempo avevano revocato lo stato di agitazione, e la prevista manifestazione con occupazione del Centro di accoglienza, rassicurati dalla Prefettura. La condizione contrattuale si riferisce al solo mese di maggio ed alla formula “vuoto per pieno” relativa ai cinquanta posti letto ufficialmente disponibili già da domani al Centro di Contrada Imbriacole in Lampedusa. Attualmente infatti l’ATI risulta in proroga contrattuale con modifica concordata del rapporto e solo fino a fine maggio. Per le sorti dell’Associazione Temporanea di Impresa, dei venticinque lavoratori e del Centro di accoglienza di Lampedusa bisognerà attendere ancora.
Articoli correlati
Migrazioni, cresce la rotta tunisina
Quando si crede di poter tappare una falla con un dito si aprono sempre nuovi buchi. Nel caso dei flussi migratori le falle sono i porti di partenza ed i nuovi buchi sono le nuove [Leggi tutto l'articolo]
Al TPP anche la correttezza giornalistica sui migranti
Il 7 dicembre scorso, con il titolo “Notizie da paura”, è stato presentato il rapporto 2017 della Carta di Roma. Una fotografia delle tendenze che hanno caratterizzato la narrazione delle migrazioni e delle minoranze sui [Leggi tutto l'articolo]
Lampedusa accende una fiaccola per la Open Arms
di Mauro Seminara La nave della Ong spagnola Proactiva Open Arms vaga nel centro del Mediterraneo dalla notte in cui ha effettuato il suo secondo soccorso in poche ore. Questa notte sarà la settima ed [Leggi tutto l'articolo]
Commenta per primo