Hotspot Lampedusa, finito il contratto per metà lavoratori

Revocato lo stato di agitazione e la manifestazione con occupazione del Centro di accoglienza programmata per sabato a seguito delle rassicurazioni ricevute dalla Prefettura. Oggi riunione di congedo per il 50% dei lavoratori della Associazione Temporanea di Impresa “Croce Rossa Italiana – Opere di Misericordia”

In copertina: L'interno del Centro per migranti di Lampedusa in una foto di repertorio

Per diciannove dei quaranta lavoratori con qualifica generica dell’hotspot di Lampedusa c’è un contratto part time. Gli altri ventuno oggi hanno visto il loro ultimo giorno di lavoro caratterizzato dalla comunicazione sul fine rapporto. Il dato complessivo vede rimanere sotto contratto venticinque dipendenti, tra figure specializzate e dirigenziali, su un totale di cinquantasei. L’intervento paventato ai lavoratori in stato di agitazione dalla Prefettura non avrebbe quindi sortito risultati soddisfacenti. I lavoratori nel frattempo avevano revocato lo stato di agitazione, e la prevista manifestazione con occupazione del Centro di accoglienza, rassicurati dalla Prefettura. La condizione contrattuale si riferisce al solo mese di maggio ed alla formula “vuoto per pieno” relativa ai cinquanta posti letto ufficialmente disponibili già da domani al Centro di Contrada Imbriacole in Lampedusa. Attualmente infatti l’ATI risulta in proroga contrattuale con modifica concordata del rapporto e solo fino a fine maggio. Per le sorti dell’Associazione Temporanea di Impresa, dei venticinque lavoratori e del Centro di accoglienza di Lampedusa bisognerà attendere ancora.

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