ONG salva 94 persone al largo della Libia

La nave Ocean Viking ha soccorso 94 persone di cui 11 donne e 38 minori a 42 miglia dalla Libia. La Open Arms naviga verso il Mediterraneo centrale per una nuova missione SAR. Salvini indagato per sequestro di persona nel caso della nave Open Arms interdetta per venti giorni senza porto sicuro con 164 naufraghi

La nave delle ONG SOS Mediterranee e Medici Senza Frontiere, nel Mediterraneo centrale malgrado la burrasca che lo ha investito, ha soccorso questa mattina 94 persone che si trovavano in balia delle onde a circa 40 miglia nautiche nord di Zawia. Tra i naufraghi anche 11 donne, quattro delle quali in gravidanza, e 38 minori.  Dei giovani disperati a bordo del gommone soccorso dalla Ocean Viking, 6 risultano essere molto piccoli. Le condizioni meteo sono ancora proibitive per un gommone precario carico all’inverosimile, ma già ieri i velivoli dell’assetto europeo avevano effettuato lunghissime ricognizioni a nord delle acque territoriali della Liba, in piena SAR zone libica.

Mettere in mare un gommone con 94 persone con queste condizioni meteo, critiche ed anche estremamente mutevoli, equivale ad uno scientifico tentato omicidio plurimo. Ma in Libia si fa questo ed altro e fino ad oggi le azioni di contrasto alla criminalità organizzata libica non sembrano produrre i frutti prospettati dalle motivazioni di missione italiana messe nero su bianco anche sul Memorandum Italia-Libia. Tutto sembra piuttosto improntato al solo contenimento dei migranti, senza interventi di polizia il cui naturale epilogo dovrebbe essere un innumerevole quantità di arresti per traffico di esseri umani, omicidio colposi, violenza, tortura ed infine anche omicidio volontario.

Il soccorso effettuato dalla Ocean Viking si verifica lo stesso giorno in cui La Repubblica annuncia che ad Agrigento è pronta la trasmissione al Tribunale dei ministri di Palermo del fascicolo che vede l’ex ministro dell’Interno Matteo Salvini indagato per sequestro di persona e omissione di atti d’ufficio nel caso Open Arms. La nave della ONG catalana rimasta interdetta per venti giorni con 164 naufraghi a bordo infine sbarcati proprio a seguito del sequestro disposto dalla Procura di Agrigento, titolare dell’indagine. La Open Arms, libera dalla fine del sequestro probatorio che non ha prodotto alcun motivo di incriminazione per la ONG, sta in queste ore navigando verso sud per dare seguito alla sua 70ma missione Search and Rescue (Ricerca e Soccorso) nel Mediterraneo centrale.

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