Iniziate le consultazioni di Conte, anche Salvini invoca le piazze. Video: Conte al Quirinale

Il Movimento 5 Stelle ammicca ai valori costitutivi dell’era “grillina” mentre Salvini annuncia azioni di piazza per ottobre mandando avanti la piazza di Fratelli d’Italia invocata per il giorno della fiducia al nuovo Governo. L’ex leghista e frontman televisivo Gianluigi Paragone annuncia il voto contrario al Conte bis

Il presidente del Consiglio dei ministri incaricato da Sergio Mattarella ha accettato, come si conviene in questi casi, con riserva che scioglierà dopo il giro di consultazioni con i gruppi parlamentari in vista di eventuale maggioranza per la fiducia al nuovo Governo. Tra i contrari ci sono elementi di spicco in entrambi gli schieramenti dell’accordo, ma i dissidi interni non dovrebbero preoccupare chi, salvo formule autolesioniste di programmazione, potrebbe ambire alla fiducia di partiti minori e dei rispettivi Gruppi misti delle due aule del Parlamento. Dopo la manifestazione di Calenda per il Partito Democratico è partito l’annuncio di Gianluigi Paragone, da sempre leghista e pentastellato soltanto dalla legislatura che lo ha eletto parlamentare. Scaramucce di correnti interne che non dovrebbero scalfire la formazione di una maggioranza parlamentare. Le consultazioni del presidente del Consiglio incaricato hanno avuto inizio dopo le 15:20 odierne.

Nel suo discorso, dopo l’incontro con il presidente della Repubblica, questa mattina, il presidente “uscente e rientrante” Giuseppe Conte ha pronunciato concetti chiave che lasciano intravedere la conversione dell’esecutivo in fase embrionale ed anche le limitazioni fino a ieri causate dall’ex alleato Matteo Salvini. I riferimenti di Conte alla credibilità dell’Italia all’estero, da recuperare, sembravano infatti indirizzati all’avvelenato leader del Carroccio che adesso propone la “rivolta” popolare ad ottobre. Altra iniziativa che appare degna di chi la Costituzione non l’ha mai sfogliata e delle vere priorità del Paese se ne infischia è targata Giorgia Meloni e la piazza dovrebbe essere riempita per protesta il giorno della fiducia in Parlamento al nuovo esecutivo. Conte però ha parlato anche di conti pubblici, di riduzione delle tasse e della riduzione di queste mediante il recupero con lotta all’evasione. Saltano quindi, fin qui dal tavolo M5S-PD, le azioni di propaganda da 30 miliardi in su come la flat tax e tornano i motivi delle singole cinque stelle del partito Casaleggio & associati.

La sfida del nuovo esecutivo, il “Conte bis”, se riuscirà a formarsi, sarà una lotta contro il tempo per varare una legge di bilancio che tutela l’Italia e la tenga al riparo dalle clausole di salvaguardia. Tra queste, garanzie per il rispetto dei trattati europei in materia di economia e finanza, c’è anche l’aumento dell’IVA che graverebbe per oltre 500 euro in più a famiglia per anno e che pertanto immobilizzerebbe i consumi in un momento in cui perfino il Pil tedesco sta subendo una grave battuta d’arresto. Su questo stanno già tentando di incentrare la propria propaganda i “tagliati fuori”, cioè l’autore della crisi di Governo che pretendeva pieni poteri e l’autrice di quella spinta da crisi di Governo per una maggioranza tutta d’estrema destra Lega-FdI. Più cauto sembrerebbe invece Silvio Berlusconi che, responsabile per un patrimonio imprenditoriale che da anni ormai paga il prezzo di una grave crisi economica, come ogni imprenditore di buon senso attende soltanto stabilità politica, quindi economica e finanziaria. Che il trend sia questo lo hanno confermato anche i mercati che, dopo la burrasca in piena crisi aperta da Salvini, si sono quietati alla notizia che l’unico elemento fuori Governo sarebbe proprio la Lega. Lo spread è infatti sceso molto al di sotto dei 200 punti da quando il segretario federale ha iniziato a fare il sedicente leader dell’opposizione.

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