Si è svolta a Khartoum, in Sudan, decima Conferenza dei ministri della cultura islamica a cui hanno partecipato i rappresentanti dei Paesi membri dell’Organizzazione della Cooperazione Islamica e gli esperti internazionali selezionati per le valutazioni culturali. L’esito della Conferenza è stato la proclamazione di Tunisi, Capitale della Tunisia, quale Capitale della cultura islamica 2019. “Verso uno sviluppo culturale sostenibile delle città del futuro nel mondo islamico” è stato il titolo della Conferenza organizzata dall’Organizzazione islamica per l’Educazione, le Scienze e la Cultura (Isesco), in collaborazione con il Ministero della Cultura della Repubblica del Sudan e l’Organizzazione della Cooperazione Islamica (Oic). Al centro della Conferenza la bozza della “Dichiarazione islamica sulla protezione del patrimonio culturale nel mondo islamico”. L’indirizzo che pare essere stato preferito nella sessione di lavoro è stato quello di una strategia culturale per il mondo islamico aggiornato e di protezione verso l’Islam ma al contempo di apertura nei confronti del mondo estraneo a questa cultura. In tal senso la scelta di Tunisi, estremamente vicina all’Italia e quindi all’Europa, fortemente contaminata culturalmente, ma negli ultimi anni anche vivaio di terroristi, potrebbe premiare un dialogo tra il mondo islamico e le altre culture che rischia di deteriorarsi sempre di più col passare del tempo.
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