Lampedusa, tornano anche i barconi: 250 su una carretta

Il barcone è stato raggiunto e soccorso a circa quaranta miglia da Lampedusa da motovedette della Guardia Costiera e della Guardia di Finanza. L'operazione di trasbordo è stata autorizzata ai soccorritori ma è un'operazione lenta e delicata. Le motovedette potrebbero arrivare a Lampedusa già nel pomeriggio

Foto d'archivio

Due motovedette della Guardia Costiera ed un pattugliatore della Guardia di Finanza si trovano a 39 miglia sudovest di Lampedusa, da qualche ora, al fianco di un barcone gremito di persone. A bordo ci sono 250 migranti, di varie etnie e nazionalità, che pare abbiano navigato dalla Libia fino all’area SAR di competenza maltese. Il barcone era stato avvistato e segnalato alle autorità marittime di competenza, ma da La Valletta era arrivata l’indisponibilità ad intervenire. Il carico eccessivo della carretta del mare carica come un formicaio aveva quindi fatto salpare le unità navali italiane di stanza a Lampedusa.

Le motovedette hanno raggiunto il barcone e sul posto, a 39 miglia da Lampedusa, sono rimaste in attesa di consegne fino all’autorizzazione al trasbordo con cui mettere in immediata condizione di sicurezza le persone a bordo. Le motovedette potrebbero raggiungere Lampedusa, a buon esito dell’operazione SAR in acque internazionali, già nel tardo pomeriggio. Il centro hotspot dell’isola intanto vede continuità di arrivi e partenze da quando la perturbazione che aveva colpito il Mediterraneo si era schiarita. Tra sabato 12 e lunedì 14 ottobre sono arrivate 320 persone a Lampedusa. L’hotspot aveva peraltro ancora ospiti e la ripresa dei trasferimenti dal centro di primo soccorso ha registrato un lieve incremento numerico. L’arrivo dei 250 su cui si sta operando l’evento SAR metterebbe in temporanea difficoltà la struttura che attende ancora la ristrutturazione con cui implementare il numero posti letto fino agli originali 700.

Aggiornamento:

A conclusione delle operazioni di trasbordo, i migranti sono risultati poco più di 170. La Guardia Costiera italiana e la Guardia di Finanza hanno operato il soccorso per supplire all’impossibilità delle autorità maltesi a 40 miglia sudovest di Lampedusa prima che si verificasse un naufragio. L’intervento sostitutivo non ha però comportato l’obbligo, da parte dell’Italia, di accogliere i migranti salvati in area SAR maltese. Le motovedette italiane navigheranno quindi fino a Malta dove sbarcheranno i migranti.

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