Governo, Luigi Di Maio al Quirinale: “Abbiamo indicato un nome politico”

Nervosi per il momento solenne i tre pentastellati al termine dell’incontro con il presidente della Repubblica. Breve incontro con Mattarella a cui è stato proposto il nome per la guida del Governo

In copertina: Sergio Mattarella e Luigi Di Maio durante una precedente consultazione

Alle 17:40 l’auto di Matteo Salvini ha fatto il suo ingresso al Palazzo del Quirinale. Il segretario federale del Carroccio si è unito al resto della delegazione leghista composta Giancarlo Giorgetti e Gian Marco Centinaio per l’appuntamento fissato alle 18:00 con Sergio Mattarella. All’interno, già a colloquio con il presidente della Repubblica dalle 17:30 come da agenda, la delegazione pentastellata composta dal capo politico del Movimento Cinque Stelle Luigi Di Maio, Danilo Toninelli e Giulia Grillo. L’attesa in sala stampa è tutta per il nome. Il nome del presidente del Consiglio, ovviamente, non lo poteva anticipare Luigi Di Maio che si è limitato a dare gli ultimi veri indizi. Il nome che il Movimento Cinque Stelle ha proposto a Sergio Mattarella, premettendo un “qualora il presidente della Repubblica dovesse valutare il nostro nome”, Luigi Di Maio lo definisce “nome giusto” e precisa che sarebbe “un nome politico”.

Il tono, il timbro vocale contraddistinto da un lieve tremolio, lasciano intravedere l’apprensione con cui il capo politico del Movimento – e probabilmente tutto l’entourage pentastellato – attende adesso la decisione del presidente della Repubblica. L’intervento in sala stampa sarebbe stato molto breve se Di Maio non avesse edulcorato con la premessa sul “momento storico”, il promemoria sull’obiettivo del Movimento che “era ed è di migliorare la qualità della vita degli italiani” e che i Cinque Stelle hanno lavorato “notte e giorno” per raggiungere questo programma di Governo e questo accordo di Governo condiviso con la Lega. La consultazione di Luigi Di Maio si è conclusa con una uscita a piedi dal Quirinale con conseguente bagno di folla e inevitabile arrembaggio di giornalisti e fotografi che ne hanno immortalato la salita in taxi e l’allontanamento. Un attimo prima che il taxi si allontanasse, stando ad alcuni giornalisti, Luigi Di Maio avrebbe confermato il nome di Giuseppe Conte. Notizia da prendere con le pinze, con il dovuto scetticismo, visto che nel frattempo nello studio di Sergio Mattarella c’era Matteo Salvini e che da protocollo istituzionale questa anticipazione su nome e contenuti intercorsi in consultazione sarebbe una violazione.

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