La prima lunga giornata della fiducia al Conte bis, Fratelli d’Italia in piazza

Discorso programmatico di Conte alla Camera dei deputati. Nessuna grave agitazione dalle opposizioni. In piazza posano sorridenti Meloni, Salvini e Toti. Conte: primo impegno gli asili nido e sostegno famiglie. La votazione inizierà intorno alle 19:30 e si prevede la fine con esito alle 21:30 circa. Domani fiducia in Senato

Giuseppe Conte durante il discorso programmatico del nuovo Governo al voto di fiducia alla Camera

I lavori in aula della Camera hanno avuto inizio alle 11:10 con l’intervento dell’onorevole Francesco Lollobrigida, di Fratelli d’Italia, che ha lamentato il blocco dei “pacifici manifestanti armati soltanto di bandiere”. Il partito di Giorgia Meloni, a cui si era accodato anche Matteo Salvini, intendeva infatti manifestare in piazza Montecitorio contro la fiducia al Governo M5S-PD presieduto da Giuseppe Conte. Il presidente del Consiglio, al suo secondo voto di fiducia, in avvio di primo intervento ha invitato l’aula alla cura delle parole per “un lessico più consono, più rispettoso delle persone e della diversità delle idee”. Poi Conte cita Saragat: “Fate che questa Repubblica sia un volto umano”. L’avvocato-premier apre quindi con un chiaro colpo di spugna con il quale colpisce i tratti più marcati del dibattito e della dialettica poco politica dell’esperienza di Governo “gialloverde”.

L’intervento di Giuseppe Conte è durato più di un’ora e venti minuti. Buona parte incentrato sulla proposta di intervento in favore delle fasce economiche più deboli, maggiormente colpite dalla crisi economica e dalla riconosciuta scarsa crescita del Paese. Tra le fasce più vulnerabili dell’Italia citate da Conte c’è stato, in blocco, il Mezzogiorno. Poi l’annuncio: il primo intervento del nuovo Governo riguarderà gli asili nido. Un programma di sostegno alle famiglie ed alle donne per agevolare il mercato del lavoro. Il piano di interventi a sostegno delle famiglie ha iniziato a scaldare i gruppi della costituente maggioranza di Governo con i primi applausi.  L’altro applauso è scattato appena esposto il piano per il rilancio delle professionalità costituite dai giovani italiani troppo spesso costretti a migrare.

Tra i punti chiave del processo di ripresa del sistema economico italiano, il presidente del Consiglio ha parlato di tecnologia, innovazione teconologica, infrastrutture volte alla ripresa ed all’incoraggiamento degli investimenti. Banda larga e nuove risorse per “una nuova strategia di crescita”. Chiarimenti anche sul caso del ponte Morandi e le concessioni al gruppo dei Benetton per cui Conte ha promesso di procedere senza nessuno sconto sul concessionario per la memoria delle 43 vittime del disastro del 14 agosto 2018. Poi ambiente e nuove normative contro il rilascio di nuove concessioni per le trivellazioni. “Chi verrà dopo di noi, se mai vorrà assumersi la responsabilità di riportare il Paese indietro, dovrà farlo modificando la normativa che andremo ad inserire”, annuncia Conte con un chiaro riferimento all’ex alleato di Governo che lamentava tra i cosiddetti “No” anche quello sulle trivellazioni per l’estrazione di idrocarburi.

Tra le priorità del nuovo Governo annunciate da Conte c’è la ricostruzione delle aree terremotate. A questo annuncio c’è stata una interruzione per polemiche tra i parlamentari che hanno fatto intervenire il presidente della Camera Roberto Fico con un primo richiamo formale. Conte parla poi di tasse, che “tutti devono pagare, ma proprio tutti”. Fuori, nel frattempo, con tanto di palco, americane e quinte, amplificazione ed esagitazione, Fratelli d’Italia aizza la piazza parlando di sovversione della democrazia. L’aula della Camera dei deputati è composta mentre Conte parla. Fuori invece posano sorridenti Giorgia Meloni con Matteo Salvini e Giovanni Toti. Fischi ed urla, in piazza, mentre in aula si parla della fiducia che i mercati stanno manifestando “al nuovo corso” politico che Conte si accinge ad avviare. Lo slogan, leggibile sulla grande stampa di sfondo del palco di Fratelli d’Italia, mentre Conte annuncia la confermata intenzione di procedere con il taglio del numero dei parlamentari, recita un motivo che richiama altri tempi, non meno pacifici: “In nome del popolo sovrano”. La votazione alla Camera dei deputati per la fiducia al nuovo esecutivo inizierà intorno alle 19:30 e si prevede la fine con esito alle 21:30 circa. Domani fiducia in Senato

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