Conte bis, lo snodo della “discontinuità” sull’immigrazione

Il Governo M5S-PD si annuncia determinato sul "rigore" nei confronti dei flussi migratori clandestini. Conte parla di canali umanitari europei da instaurare in Ue ma fa riferimento ai rilievi di Mattarella sul "sicurezza bis" senza citare termini espliciti quali l'abrogazione oppure il completo superamento

I temi caldi del programma di Governo Conte bis, l’alleanza tra Movimento 5 Stelle e Lega, sono arrivati in conclusione di intervento. Quando l’aula ha iniziato a scaldarsi e poco prima che i deputati della Lega si cimentassero in un corale “Elezioni! Elezioni!”. Conte aveva lanciato qualche pungolata alla Lega, già minuti prima, parlando dell’interesse del Paese Italia e del non lasciarsi influenzare da interessi stranieri, di altri Paesi, nel governare l’Italia. Uno dei temi cruciali che il Conte bis si accinge ad affrontare è quello della gestione dei flussi migratori. Sul caso, Conte si è espresso con toni ambigui e generici, annunciando un’attività in ambuente Ue per corridoi umanitari europei ma citando il “rigore” con cui bisogna gestire i flussi migratori clandestini. L’impressione sommaria è di disattesa “discontinuità”, con una vaga allusione al possibile ritorno alle origini del “decreto sicurezza bis”, poi convertito in legge. Un ritorno al testo originario del decreto legge 53 del 13 giugno 2019, che tenga però conto delle annotazioni del presidente della Repubblica – citati in aula – forse più per aggirarli che per ottemperare ai rilievi che Mattarella aveva annotato all’atto dell’emanazione.

Sondaggi sul tema migratorio erano stati esaminati tra la riserva che Conte aveva sciolto al Quirinale sull’incarico ed il discorso alla Camera odierno, e pare che il trend fosse tendenzialmente ancora in scia sul programma leghista. Chiusura dei porti e rigore, che una folta percentuale degli italiani chiederebbe, costituisce un limite alla annunciata “discontinuità” che l’elettorato di centrosinistra si attendeva da un Governo in cui l’alleato del Movimento 5 Stelle è il Partito Democratico e non la Lega. Tra l’altro, senza mai citare esplicitamente le politiche attuate dallo stesso PD al Governo con Marco Minniti al ministero dell’Interno, i dem avevano lasciato intendere un ravvedimento sul tema con la presenza a bordo di navi Ong da parte di alcuni parlamentari di spicco come Graziano Delrio. L’intervento di Conte lascia quindi forti dubbi aperti in contrapposizione a possibili porti ancora chiusi. Il banco di prova, vero test per il nuovo corso politico, si vedrà quando la nave umanitaria Ocean Viking, per la quale non è stato firmato alcun divieto interministeriale, che si trova ancora a largo della Libia, si avvicinerà alla costa europea con il più vicino punto di approdo che tende ad essere sempre e comunque l’Italia.

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*