I tesori siciliani di “Le Vie dei Tesori”, un successo in rapida ascesa

La borsa del turismo extralberghiero ha rivelato i tesori della Sicilia in numeri e Le Vie dei Tesori conferma il trend di crescita ed apprezzamento. Palermo in testa con il maggior numero di visitatori, seguita dall'exploit di Bagheria con la sua "villa dei mostri". La presidente della Fondazione Le Vie dei Tesori: "Un grande laboratorio collettivo"

Palazzo Costantino, Palermo

Con una conferenza stampa finale, allo stand dell’assessorato regionale al Turismo, domenica 12 novembre si è conclusa la tre giorni della BTE – Borsa del Turismo Extralberghiero, dando il via al tempo dei bilanci sul fronte turistico siciliano. Giovanni Ruggieri, docente di Economia del Turismo all’Università di Palermo e presidente dell’OTIE (Osservatorio sul turismo nelle isole europee), nel corso della conferenza stampa ha presentato un identikit del visitatore tipo. Il risultato vede la rapida ascesa di “Le Vie dei Tesori”, con dati entusiasmanti. “Le Vie dei Tesori – ha dichiarato il professor Ruggieri – hanno confermato il trend degli anni passati: si è creato un effetto domino, di aggregazione e compartecipazione: c’è l’esperienza attraverso il racconto”.

Visite in crescita

I dati dell’OTIE annunciati da Ruggeri parlano chiaro: “Nei quasi tre mesi di festival sono giunti 68.520 turisti nelle grandi città, registrando un ulteriore aumento del 13 per cento rispetto alla scorsa edizione: è la conferma che si pianifica la vacanza in Sicilia sulle date del festival”. Notevole anche “la spesa complessiva generata dai turisti durante le visite nelle 17 città coinvolte”, che, spiega il docente dell’Università di Palermo, “è di 7.674.240 euro, con una media di 451.425,88 euro per città”.

I siti più amati dai visitatori

La spesa generata dai turisti supera quindi i 7 milioni e mezzo di euro con un indice di gradimento oltre il 90 per cento. Palermo arriva a 160mila visitatori, Catania supera le 18mila presenze e così anche il Trapanese. Nel capoluogo il luogo più visitato è Palazzo Costantino, la “villa dei mostri” di Bagheria quello più amato nel resto della Sicilia. Villa Palagonia (foto in basso) è risultata infatti il  luogo più visitato dopo il capoluogo per l’edizione 2023 con le sue 2.494 presenze. La storia straordinaria della residenza nobiliare, con i suoi celebri “mostri” in tufo ed i suoi sontuosi saloni, ha reso ai visitatori un racconto affascinante ed imperdibile. Sempre a Bagheria, oltre a Villa Palagonia è risultata molto apprezzata anche  villa Butera.

Successo per Bagheria con la sua “villa dei mostri”

Soddisfazione comprensibile da parte del Comune di Bagheria. L’assessore alla cultura bagherese, Daniele Vella, oltre a dirsi “molto contento del risultato nell’ambito delle Vie Dei Tesori”, ha spiegato la genesi di questo connubio vincente tra Le Vie dei Tesori e la Città delle Ville: “Il tutto ha preso origine da un’intuizione, in un momento molto difficile, perché la prima edizione del festival a Bagheria è arrivata nel 2020, anno della pandemia. L’amministrazione decise di scommettere sulle potenzialità culturali e sulle risorse umane della città di Bagheria. Una città che ha tanto da dare in termini di cultura e di accoglienza, di turismo e attività enogastronomiche e di ricettività. Continueremo su questa strada, sicuri che i risultati arriveranno e ribadiamo il nostro essere felici dell’importante intuizione avuta”.

Volano anche Enna e Caltanissetta

Palermo arriva quindi ad un ottimo dato con i suoi 160mila visitatori ed il sito più amato è stato il diruto Palazzo Costantino, ai Quattro Canti. Ottimi dati anche per Catania che, con Acireale, ha una nuova impennata e supera i 18mila partecipanti con un incremento del 14 per cento rispetto all’anno scorso. Risultato indicativo di come il festival inizia a radicarsi anche nella Sicilia orientale. Alcamo ha aggiunto un buon 15 per cento ai già ottimi numeri del suo debutto, lo scorso anno. Il trio della provincia trapanese costituito da Trapani, Marsala e Mazara del Vallo mette insieme altre 18mila presenze. Anche Messina ha ottimi numeri, e Sciacca raggiunge buoni risultati. Risultato entusiasmante nel centro Sicilia, con Enna e Caltanissetta che “volano”. Buona performance nel Val di Noto, tra Ragusa e Scicli, con Noto che ha proposto una edizione-gioiello di soli quattro luoghi. Funzionano molto bene le altre città della provincia di Palermo, Termini Imerese, Carini e la new entry Corleone. E, fuori dalla Sicilia, sempre presente e con ottimi numeri, anche  Mantova.

Le Vie dei Tesori: 255.000 presenze, 7 milioni di euro di indotto

“Finiamo con una gioia incredibile, 255 mila presenze, oltre sette milioni di euro di indotto prodotto sul territorio in termini di viaggi, ristoranti, acquisti dei visitatori”, ha dichiarato Laura Anello, presidente della Fondazione Le Vie dei Tesori. “Ma soprattutto – aggiunge Anello – 1500 ragazzi delle scuole che hanno accompagnato i senior a raccontare i posti”. Prima di ringraziare “tutti coloro che hanno fatto parte di questo progetto”, la presidente della Fondazione Le Vie dei Tesori ha definito il crescente successo del festival “un grande laboratorio collettivo in cui i visitatori sono solo un pezzo di questo racconto”.

Notizia recente, sempre in merito all’ascesa di Le Vie dei Tesori, la riapertura a Palermo della Città dei Ragazzi (foto in basso) che, dopo anni di abbandono e degrado ha rivisto la sua originale luce tornando a far parte della vita dei palermitani, giovani e meno giovani. Il lavoro di riqualificazione ha riconsegnato l’area adiacente ai magnifici giardini della Palazzina Cinese alla città, ma affidandone la gestione proprio alla Fondazione Le Vie dei Tesori che, in pochi anni, pare abbia creato un contagio del tutto positivo in Sicilia con percorsi da scoprire e comuni e siti che continuano ad aderire ad un bellissimo racconto.

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