Inquinamento Lampedusa, l’isola non ci sta e scoppia la rivolta sui social

Il Ministero della Salute certifica l’eccellenza del mare di Lampedusa. Il presidente di Federalberghi Isole Pelagie sui titoli di giornale: “Devastanti, titoli da denuncia”. Sui social intento è in atto una rivolta

In copertina: Una vista del mare di Lampedusa nel tratto della Tabaccara

di Mauro Seminara

La notizia del sequestro del cantiere in cui a Lampedusa si doveva compiere l’opera di “Adeguamento e ampliamento dell’esistente impianto di depurazione connesso al sistema di collettamento, sollevamento finale dei liquami e condotta sottomarina” ha fatto il giro d’Italia. Forse complice la annessa notizia di avviso di garanzia – quale atto dovuto ed in una inchiesta che si sta ancora delineando – a sindaco ed ex sindaco, i cui nomi sono ben conosciuti alla stampa nazionale, ma la notizia oggi è apparsa su tutti i telegiornali e su tutti i giornali in edicola dopo il giro di tutti i quotidiani digitali già ieri. Notizia da titolo e contorno di fatto un po’ grossolana, secondo cui il dato sui “batteri fecali 10mila volte sopra il livello massimo” riguarderebbe “il mare di Lampedusa”. Un errore, o una leggerezza, che ha scatenato la rivolta sui social di tutti i lampedusani, operatori turistici e non. Il caso vuole che il boato mediatico sul depuratore comunale inesistente, e sui liquami scaricati in mare senza essere stati trattati e depurati, arriva in un momento cruciale per chi sull’isola e fuori da essa investe capitali e risorse per pianificare la stagione turistica ormai alle porte.

Sui social parte così il tam tam contro la stampa e genericamente contro i giornalisti. Qualcuno allude anche a premeditazione negli attacchi che l’isola subisce immotivatamente ogni anno ad inizio stagione turistica, ricordando lo spauracchio dell’Isis e dell’ebola. In entrambi i casi non si è verificato nulla, né attentati terroristici di matrice islamica e neanche casi di letali affezioni. Ma in entrambi i casi gli operatori turistici dell’isola hanno pagato un duro prezzo in termini di prenotazioni vacanze. Quest’anno è stato il turno dei batteri fecali, ma anche in questo caso la notizia del mare di Lampedusa inquinato viene smentita. A smentire la notizia, così generalizzata, e certificare l’eccellenza del mare pelagico con la sola ovvia eccezione della circoscritta area in cui la condotta del depuratore sversa in mare, è il Ministero della Salute con il suo PortaleAcque. I dati pubblicati, e che vi riproponiamo in basso, riguardano gli ultimi campionamenti effettuati dagli addetti del Ministero in data 27 marzo 2018. Appena, ed esattamente, 30 giorni fa. Secondo l’esito delle analisi condotte nei punti mare di Cala Creta, Punta Favarolo (imboccatura del porto), Cala Greca e la immancabile Isola dei Conigli, e certificate dal Ministero, lo stato del mare in oggetto è “eccellente”. Una eccellenza che dall’isola viene rivendicata a gran voce e che sta rimbalzando in rete, sui social ed anche telefonicamente con quanti perplessi per le proprie vacanze chiedono maggiori chiarimenti.

I dati forniti dal PortaleAcque del Ministero della salute mostrano i livelli di enterococchi ed escherichia coli e l’eccellenza è verificabile nei periodi estivi di maggiore affluenza turistica con livelli ben al di sotto dei massimi consentiti per la balneabilità dei mari campionati. Nei periodi di bassa stagione invece questi livelli si attestano addirittura intorno allo zero. Dati che si possono consultare sullo stesso portale confermano inoltre l’eccellenza anche per la stagione 2017. “Se fossi un complottista penserei che ce l’hanno con coi”, afferma sorridendo Giandamiano Lombardo, presidente di Federalberghi Isole Pelagie. Ma sull’ondata di titoli che hanno dipinto genericamente il mare di Lampedusa come pieno di liquami Lombardo si fa di nuovo serio: “Devastanti, da denuncia; tutti dicono Lampedusa inquinata”. Il danno d’immagine però, secondo il presidente di Federalberghi isole Pelagie, non avrebbe sortito danni alla stagione. Almeno per il momento. “Ieri e oggi abbiamo registrato un trend positivo sulle prenotazioni”, spiega Giandamiano Lombardo che aggiunge un’altra battuta sul caso: “Forse non hanno visto i notiziari perché sono stati giorni di festa e bel tempo ed a casa non c’è stato nessuno”. Ironia a parte, il danno l’isola lo ha subito e questo ha seriamente rischiato di ripercuotersi su un’economia fragile, basata sulla stagionalità ed improntata a ricorrenti investimenti economici di operatori dell’isola e tour operator esterne che su Lampedusa investono ogni anno in tratte aeree e pacchetti vacanze.

Infografica di PortaleAcque con i punti di prelievo per le analisi effettuati il 27 marzo 2018

Informazioni su Mauro Seminara 704 Articoli
Giornalista palermitano, classe '74, cresce professionalmente come fotoreporter e videoreporter maturando sulla cronaca dalla prima linea. Dopo anni di esperienza sul campo passa alla scrittura sentendo l'esigenza di raccontare i fatti in prima persona e senza condizionamenti. Ha collaborato con Il Giornale di Sicilia ed altre testate nazionali per la carta stampata. Negli anni ha lavorato con le agenzie di stampa internazionali Thomson Reuters, Agence France-Press, Associated Press, Ansa; per i telegiornali nazionali Rai, Mediaset, La7, Sky e per vari telegiornali nazionali esteri. Si trasferisce nel 2006 a Lampedusa per seguire il crescente fenomeno migratorio che interessava l'isola pelagica e vi rimane fino al 2020. Per anni documenta la migrazione nel Mediterraneo centrale dal mare, dal cielo e da terra come freelance per le maggiori testate ed agenzie nazionali ed internazionali. Nel 2014 gli viene conferito un riconoscimento per meriti professionali al "Premio di giornalismo Mario Francese". Autore e regista del documentario "2011 - Lampedusa nell'anno della primavera araba", direttore della fotografia del documentario "Fino all'ultima spiaggia" e regista del documentario "Uomo". Ideatore e fondatore di Mediterraneo Cronaca, realizza la testata nel 2017 coinvolgendo nel tempo un gruppo di autori di elevata caratura professionale per offrire ai lettori notizie ed analisi di pregio ed indipendenti. Crede nel diritto all'informazione e nel dovere di offrire una informazione neutrale, obiettiva, senza padroni.

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