Azione Identitaria Calabria all’attacco del sistema aeroportuale calabrese: “A rischio”

Il movimento Azione Identitaria Calabria punta il dito sulla gestione degli scali aeroportuali calabresi e chiede chiarezza sulla società a cui vengono affidate le infrastrutture e sui loro bilanci

Paola Turtoro
“Il sistema aeroportuale calabrese rischia seriamente, nei prossimi anni, di andare in tilt e sembra che di questo i rappresentanti istituzionali, Governatore Oliverio in primis, non vogliano rendersene conto”, è l’inizio del comunicato stampa che abbiamo ricevuto e con cui Azione Identitaria Calabria attacca la gestione dei tre aeroporti calabresi. “Il motivo di tutto ciò – secondo la nota diffusa e firmata dalla portavoce regionale Paola Turtoro – affonda le sue radici nell’infelice idea di affidare a Sacal la gestione unitaria dei tre aeroporti calabresi (due dei quali, Reggio e Crotone, gestiti da società fallite) attraverso l’aggiudicazione di un bando che il Tar annullò rilevando profili irregolari che violavano il principio di concorrenza dopo il ricorso presentato dalla società Sagas, ricorso inspiegabilmente ritirato dalla stessa.”

Il comunicato del “movimento patriottico di azione militante e lotta culturale a tutela dell’Identità italica, regionale ed europea” arriva in concomitanza alla notizia di riapertura dello scalo di Crotone, nell’omonima provincia. Paola Turtoro definisce però la buona notizia quale motivo di “ponderato entusiasmo”, facendo riferimento alle storiche riaperture temporanee della presidenza Scopelliti. “Si finanziavano le compagnie aeree negli scali di Crotone e di Reggio Calabria – prosegue la portavoce regionale – con il risultato che poi tutti abbiamo potuto verificare per le rispettive società di gestione”. Al centro dell’accusa di leggerezza formulata da Azione Identitaria Calabria c’è l’assenza di un Piano Industriale per una infrastruttura sensibile che molto potrebbe e dovrebbe incidere sull’economia regionale. La riapertura si baserebbe, secondo la nota del movimento calabrese, sulla “sola garanzia del presidente Oliverio (Mario Oliverio, presidente della Regione Calabria, ndr) e con una società di gestione come la Sacal che, da un punto di vista economico, sembra non godere di ottima salute, come si evince dal bilancio in perdita dell’ultimo anno e con molta probabilità anche del prossimo”.

La nota prosegue con il riferimento, in parallelo, all’aeroporto di Lamezia Terme: “Una situazione, dunque, di incertezza totale per il futuro e per la quale si fa fatica ad essere ottimisti soprattutto se si pensa che tali perdite vanno a stridere con il volume di traffico passeggeri che da anni nell’aeroporto di Lamezia Terme si aggira intorno ai 2,5 milioni”. Lo scetticismo di Azione Identitaria Calabria sulla gestione unica dei tre scali nasce dalla iniziativa della presidenza Colosimo, travolta poi dall’inchiesta Eumenidi, e negativamente valutata dai giudici amministrativi calabresi che annullarono gli effetti del bando di gara Enac lo scorso gennaio. “È di precipua importanza, dunque, fare luce ora su tutto il sistema aeroportuale calabrese – chiude la nota firmata da Paola Turtoro – in quanto stanno per essere assunte decisioni importanti che potrebbero avere un peso notevole nel futuro, un futuro pieno di incertezze e di dubbi che riparte da un unico dato certo: il bilancio in rosso di una società, travolta da inchieste giudiziarie e che è chiamata a gestire tre aeroporti, tutto il resto sono solo opinioni”

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