Bambine con gli occhi gonfi di lacrime, una coperta addosso per ripararsi dal freddo ed in mano un orso peluche che rappresenta una delle poche preziose cose che sono state portate vie durante questa fuga dalla scena di un conflitto militare. Alle spalle l’Ucraina e la frontiera appena varcata. Davanti, un futuro incerto in un paese diverso dalla propria patria. Il viavai di treni e pullman è continuo, e anche quello di chi varca il confine in senso contrario per unirsi alla resistenza anti-Russia.
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