Lampedusa, altre due barche dalla Tunisia: oltre 200 persone al CPSA sgomberato – FOTO

Due barche partite dalla Tunisia hanno raggiunto Lampedusa in serata con a bordo settanta persone. Tra i migranti anche un nucleo familiare. Operazioni di trasferimento bloccate dal solito siparietto leghista

Barca con 60 tunisini arriva a Lampedusa in autonomia il 9 settembre 2020

di Mauro Seminara

Sono arrivate entrambe in autonomia le barche dei migranti tunisini approdate in serata a Lampedusa. Ultimo miglio, simbolico, scortate da motovedette della Guardia Costiera e della Guardia di Finanza che non hanno però ritenuto – o ricevuto ordine – di mettere in sicurezza le imbarcazioni anche se una delle due aveva un gruppo di persone in piedi sulla cabina e per questo poteva essere meno stabile, oltre ad essere un barchino da pesca con sessanta persone a bordo. In totale altre settanta persone arrivate su un piccolo peschereccio, di circa sette o otto metri, e su un barchino di cinque metri sul quale erano però “soltanto” in dieci. Tra le persone migranti sbarcate a Lampedusa, vicino il molo delle motovedette SAR della Guardia Costiera, anche un nucleo familiare con una bambina.

La madre era l’unica donna a bordo. La bambina invece non era l’unico minore. I minorenni erano infatti 18. Al centro di accoglienza verrà verificato se accompagnati o tutti senza un familiare al seguito. Nel centro di prima accoglienza di Lampedusa, appena “sgomberato”, con gli ultimi arrivati sulla maggiore delle Pelagie si sale a oltre 200 persone. Numero maggiore della capienza massima del centro operativo, ma la struttura non dovrebbe essere operativa per vitto e alloggio essendo stato stabilito che dovrebbe funzionare solo per le identificazioni ed i tamponi prima dell’imbarco su una delle milionarie navi quarantena predisposte dal Governo. Le operazioni di trasferimento al centro di prima accoglienza però sono state bloccate, come ormai consuetudine, dal siparietto leghista che costringe forze dell’ordine, migranti e personale del centro ad una attesa estenuante.

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Giornalista palermitano, classe '74, cresce professionalmente come fotoreporter e videoreporter maturando sulla cronaca dalla prima linea. Dopo anni di esperienza sul campo passa alla scrittura sentendo l'esigenza di raccontare i fatti in prima persona e senza condizionamenti. Ha collaborato con Il Giornale di Sicilia ed altre testate nazionali per la carta stampata. Negli anni ha lavorato con le agenzie di stampa internazionali Thomson Reuters, Agence France-Press, Associated Press, Ansa; per i telegiornali nazionali Rai, Mediaset, La7, Sky e per vari telegiornali nazionali esteri. Si trasferisce nel 2006 a Lampedusa per seguire il crescente fenomeno migratorio che interessava l'isola pelagica e vi rimane fino al 2020. Per anni documenta la migrazione nel Mediterraneo centrale dal mare, dal cielo e da terra come freelance per le maggiori testate ed agenzie nazionali ed internazionali. Nel 2014 gli viene conferito un riconoscimento per meriti professionali al "Premio di giornalismo Mario Francese". Autore e regista del documentario "2011 - Lampedusa nell'anno della primavera araba", direttore della fotografia del documentario "Fino all'ultima spiaggia" e regista del documentario "Uomo". Ideatore e fondatore di Mediterraneo Cronaca, realizza la testata nel 2017 coinvolgendo nel tempo un gruppo di autori di elevata caratura professionale per offrire ai lettori notizie ed analisi di pregio ed indipendenti. Crede nel diritto all'informazione e nel dovere di offrire una informazione neutrale, obiettiva, senza padroni.

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