Mondo di mezzo era “Mafia Capitale”, ridotte pene Buzzi e Carminati in appello

Riconosciuta l’aggravante del metodo mafioso dalla sentenza della Corte d’Appello di Roma per il processo “Mondo di Mezzo” già conosciuto come “Mafia Capitale”. Ridotta di sei mesi la pena a Salvatore Buzzi e di sei anni all’ex Nar Massimo Carminati. La Procura: “Riconosciuta la nostra tesi sullo stampo mafioso”

di Marco Tribuzzi

Mafia Capitale c’è stata, ma le pene sono più basse. La terza sezione della Corte d’Appello di Roma, presieduta da Claudio Tortora, ha ribaltato la sentenza di primo grado del processo sull’indagine ‘Mondo di Mezzo’ riconoscendo l’associazione per delinquere di stampo mafioso, prevista dall’articolo 416 bis del codice penale, per alcuni degli imputati. Tuttavia c’è stata una riduzione delle pene: Salvatore Buzzi dai 19 anni del primo grado è passato a 18 anni e 4 mesi. Ancora più corposa la riduzione per Massimo Carminati: nel caso dell’ex Nar si passa dai 20 anni del primo grado ai 14 anni e sei mesi dell’appello.

La Procura: Riconosciuta la nostra tesi

“Abbiamo sempre detto che le sentenze vanno rispettate. Lo abbiamo fatto in primo grado e lo faremo anche adesso. La Corte d’appello ha deciso che l’associazione criminale che avevamo portato in giudizio era di stampo mafioso e utilizzava il metodo mafioso. Era una questione di diritto, evidentemente i giudici hanno ritenuto che la tesi della Procura fosse fondata”. Così il procuratore aggiunto di Roma Giuseppe Cascini, in aula assieme al pm Luca Tescaroli in applicazione ai sostituti procuratori generali Antonio Sensale e Pietro Catalani, dopo la sentenza sul processo ‘Mondo di Mezzo’. Quanto alle pene ridotte: “La legge che ha aumentato le pene per l’associazione di stampo mafioso è entrata in vigore dopo gli arresti, immagino – ha aggiunto – la Corte abbia ritenuto che gli arresti abbiano fatto cessare l’esistenza dell’associazione e la pena da applicare fosse quella predente alla riforma. Cosa che ha una sua ragionevolezza”.

Virginia Raggi: Sentenza conferma come
sodalizio tra imprenditoria criminale e una
parte della politica corrotta abbia devastato Roma

“Questa sentenza conferma la gravità di come il sodalizio tra imprenditoria criminale e una parte della politica corrotta abbia devastato Roma. Conferma, qualora ce ne fosse ancora bisogno, che bisogna tenere la barra dritta sulla legalità. È quello che stiamo facendo e continueremo a fare per questa città e i cittadini”. Così il sindaco di Roma, Virginia Raggi, dopo la sentenza d’appello del processo sull’indagine Mondo di Mezzo.

Marco Tribuzzi – Agenzia DIRE
www.dire.it

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