Roma, maxi blitz contro il clan Casamonica: 31 arresti, 6 ricercati

Sono 37 le ordinanze di custodia cautelare emesse dal Gip di Roma che i militari stanno eseguendo su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di soggetti appartenenti al Clan Casamonica

di Marco Agostini

Si è svolta questa mattina una vasta operazione dei Carabinieri nei confronti del clan Casamonica nella zona di Porta Furba. Sono 37 le ordinanze di custodia cautelare, emesse dal Gip di Roma, che i militari stanno eseguendo su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di soggetti appartenenti al Clan Casamonica ai quali viene contestato l‘art. 416 bis del Codice penale, ovvero l’associazione di stampo mafioso. Le ordinanze eseguite dai Carabinieri riguardano Roma e le province di Reggio Calabria e Cosenza.

Ruolo apicale di promotore è stato attribuito dagli investigatori a Giuseppe Casamonica, recentemente uscito dal carcere dopo circa 10 anni di detenzione. Secondo la DDA, i soggetti sono anche ritenuti responsabili, in concorso fra loro e con ruoli diversi, di aver costituito un’organizzazione dedita al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti, all’estorsione, all’usura, e alla concessione illecita di finanziamenti.

Tutti reati commessi con l’aggravante del metodo mafioso. Al momento i provvedimenti eseguiti sono 31. Sono 6 i soggetti attivamente ricercati. I particolari saranno resi noti in una conferenza stampa che si terrà alle ore 11 presso la sede del Comando Provinciale dei Carabinieri di Roma, piazza S. Lorenzo in Lucina 6, alla presenza del Dott. Michele Prestipino, procuratore aggiunto della DDA di Roma.

CASAMONICA, TRA ARRESTATI ANCHE IL CAMPIONE DI BOX DOMENICO SPADA

Tra gli arrestati di questa mattina nella maxi operazione che ha portato all’arresto di 31 persone appartenenti al clan Casamonica ci sono anche alcuni ‘cugini’ della famiglia Spada, alcuni dei quali abitanti in vicolo di Porta Furba. Tra questi anche il noto pugile, ed ex campione italiano, Domenico Spada, detto ‘Vulcano’.

CASAMONICA, SEQUESTRATI RISTORANTE AL PANTHEON E CASE POPOLARI

Un ristorante al Pantheon, una discoteca a Testaccio, un centro benessere al Tuscolano e la palestra di Domenico Spada a Ciampino oltre a numerosi conti correnti ed autovetture. È ingente il patrimonio sequestrato nelle scorse ore dai Carabinieri nell’ambito dell’inchiesta che ha portato la Dda a richiedere l’arresto per 37 persone appartenenti al clan Casamonica alle quali viene contestata anche l’aggravante del 416 bis ovvero l’associazione mafiosa.

Durante le indagini sono stati sequestrati anche quattro alloggi popolari: uno ad Ostia in piazza Gasparri, uno a Pietralata e altri due sparsi tra Roma e Provincia. Secondo quanto emerso dall’indagine gli alloggi erano occupati irregolarmente da alcuni degli indagati ed è stato accertato come da oltre 10 anni, uno di essi sia stato usurpato con la violenza e la minaccia armata al legittimo possessore: un ultrasettantenne ora costretto a vivere in strada.

LEGAMI “SOLIDI” TRA I CASAMONICA E LA ‘NDRANGHETA

Un gruppo strutturato e unito anche grazie a legami di sangue tra gli affiliati, e con solidi legami con le famiglie più influenti della ‘ndrangheta calabrese, come quelle di San Luca. La base, una roccaforte nella zona di Porta Furba, nella zona di Arco di Travertino, e collegata alle periferie a sud di Roma come il Tuscolano, la Romanina, Tor Vergata e Ostia.

Un gruppo difficile da penetrare – spiegano gli investigatori – anche per la lingua che utilizza dai Casamonica, un dialetto sinti che non molti sono in grado di interpretare. È questo il profilo del clan oggetto di 37 misure cautelari in carcere in carcere tra Roma e le province di Reggio Calabria e Cosenza eseguite dal Comando provinciale dei Carabinieri di Roma, disegnato dal procuratore aggiunto della Dda di Roma, Michele Prestipino.

Sei le persone attualmente ricercate. Gli arrestati sono ritenuti responsabili di associazione a delinquere di stampo mafioso, i reati contestati a vario titolo sono traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, estorsione, truffa, usura e concessione illecita di finanziamenti.

Marco Agostini – Agenzia DIRE
www.dire.it

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