Morto Lando Fiorini. Roma piange il suo ultimo menestrello

Rubrica culturale di Roberto Greco

A Roma il Puff, locale aperto da Lando Fiorini nel 1968, è un’istituzione: ristorante con i piatti classici della tradizione romana, canzoni, spettacoli e cabaret. Musica, cabaret, un palco che ha lanciato tanti artisti noti e i comici più amati dai romani. Sulla “pedana” del cabaret sono saliti, tra gli altri, come fece all’inizio Montesano, Banfi e Gullotta. Era casa di Lando, nel cuore di Trastevere, negli anni sempre tutto esaurito. Nel 1993, in occasione dei 25 anni, lo storico locale si è rinnovato con un nuovo ambiente più grande e più accogliente, diventando un teatro vero.

Da qualche anno il Puff era gestito dal figlio di Lando, Francesco Fiorini. Ora su quel palco Lando non salirà più. Avrebbe compiuto 80 anni il prossimo 27 gennaio, ma il “cantattore” trasteverino, malato da tempo, non ce l’ha fatta.
Figura particolarmente cara ai tifosi della Roma, sua grande passione, cui dedicò un inno ufficiale dei giallorossi. Le sue canzoni sono un inno alla città, una testimonianza d’amore. “Stornellata romana”, “Pe’ lungo Teverè”, “Barcarolo romano”,”Semo gente de borgata”, “Nun je dà retta Roma” e “Ponte mollo” sono solo alcune tra le meravigliose canzoni che l’indimenticabile interprete di Roma ci ha lasciato.

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