Erano stati assunti nell’ambito dell’appalto “scuole belle”, ma si sono poi trovati costretti a rivolgersi al Tribunale di Agrigento con l’assistenza degli avvocati Maria Tiziana Nicosia e Nicola Mucci, i quali hanno dato prova delle indebite trattenute operate da parte del datore di lavoro con l’applicazione arbitraria ed illegittima dell’istituto della cosiddetta “banca ore”. Il giudice del lavoro del Tribunale di Agrigento ha condannato il datore di lavoro, la società cooperativa Sicula Ciclat, a corrispondere le spettanze retributive a titolo di banca ore, il trattamento di fine rapporto e altre mensilità a cinque lavoratori ex l.s.u. Ne da notizia anche l’Unione Sindacale di Base che adesso chiede l’annullamento dell’accordo del 5 maggio 2014 e del 15 gennaio 2015 sottoscritti al MIUR. Secondo l’USB, i predetti accordi sarebbero “in netta contraddizione con lo stesso accordo del 28 marzo 2014 che doveva garantire i livelli occupazionali e retributivi ai lavoratori in appalto”. Secondo la sigla sindacale, che in Sicilia è guidata da Aldo Mucci, questi sono “accordi che hanno determinato l’attivazione di una ‘Banca ore’ anomala, che funziona al contrario (con accumulo di ore in negativo), che ha permesso alle aziende di schiavizzare un’intera categoria”.
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