La Libia cirenaica è a tutt’oggi molto più vicina alla Russia che agli “alleati” della Tripolitania di Fayez al-Sarraj. Il tentativo del generale gheddafiano Khalifa Haftar di ottenere ingenti finanziamenti dall’Unione europea attraverso gli accordi che l’Italia stava conducendo con il Governo di Tripoli pare non avere prodotto ciò che sperava. Così entra in gioco, ed a gamba tesa, nuovamente l’Egitto in soccorso della Cirenaica nella guerra interna che divide la Libia. Secondo Tamer Al-Rifaei, portavoce della Difesa egiziana, la scorsa settimana una delegazione militare libica si sarebbe recata al Cairo per un incontro con i vertici delle Forze Armate di casa. Vertice al termine del quale si sarebbe trovato un accordo “riorganizzare” le Forze Armate della Libia. L’accordo però pare considerare una riorganizzazione complessiva delle Forze libiche che quindi può essere tranquillamente definita “riunificazione”. In tal caso significherebbe che il generale Khalifa Haftar prenderebbe il controllo militare dell’intero Paese mettendo sotto scacco i piani di riunificazione della Libia in atto alle Nazioni Unite. Un simile accordo inoltre rafforzerebbe la linea anti-americana mediterranea e mediorientale con i recenti risvolti militari e politici di Egitto, Iraq, Siria e Turchia ai quali si aggiungerebbe una “riunificata” Libia militare sotto il controllo di Haftar che avrebbe maggior potere anche sulla Guardia Nazionale.
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