Le Filippine ci riprovano con il nucleare e gli USA saranno i fornitori

Gli Stati Uniti e le Filippine hanno firmato un accordo che consentirebbe a Washington l'esportazione di tecnologia e materiale nucleare a Manila previa autorizzazione del Congresso USA

La centrale nucleare dismessa di Bataan, nelle Filippine

“Gli Stati Uniti saranno in grado di condividere attrezzature e materiali con le Filippine mentre lavorano per sviluppare piccoli reattori modulari e altre infrastrutture civili per l’energia nucleare”. Lo ha dichiarato oggi nel corso del Forum APEC 2023, il segretario di Stato americano Antony Blinken. Gli Stati Uniti e le Filippine hanno infatti firmato un accordo che consentirebbe a Washington l’esportazione di tecnologia e materiale nucleare a Manila. Le Filippine starebbero quindi “esplorando l’uso dell’energia nucleare per decarbonizzare e aumentare l’indipendenza energetica”.

Negoziati iniziati nel novembre 2022, adesso manca solo il Congresso USA

Per l’accordo, che consentirà un trasferimento pacifico di materiale, attrezzature e informazioni nucleari nel rispetto dei requisiti di non proliferazione, è necessaria l’approvazione del Congresso degli Stati Uniti. Il presidente filippino Ferdinand Marcos Jr ha annunciato: “Vediamo l’energia nucleare diventare parte del mix energetico delle Filippine entro il 2032, e siamo più che felici di perseguire questo percorso con gli Stati Uniti”. L’energia nucleare, secondo Ferdinand Marcos Jr, è infatti “un’area in cui possiamo mostrare che tra le Filippine e gli Stati Uniti c’è un’alleanza e una partnership che funzionano davvero”.

Nucleare e corruzione, ma le Filippine ci riprovano

Le Filippine sono da sempre esposte in modo critico alle variazioni di prezzo del petrolio, subiscono instabilità stagionale nella produzione di energia elettrica ed anche il costo di produzione dell’elettricità è troppo alto per consentire un buon livello di sviluppo del territorio. Per questo intendono puntare sull’energia nucleare come fonte di produzione primaria. Parallelamente intendono dismettere in progressione le centrali a carbone, contribuendo così anche al raggiungimento degli obiettivi climatici. Il problema resta però, e si rileva constatando i precedenti tentativi di convertire la produzione mediante l’energia nucleare.

Il precedente di Bataan

Le Filippine avevano già intrapreso questo percorso, ma era stato interrotto per problemi di sicurezza. Completata nel 1984, la centrale nucleare di Bataan era stata dismessa due anni dopo in seguito alla deposizione del vecchio Marcos senior, ma anche a seguito del disastro nucleare di Chernobyl ed alle accuse di corruzione. Una rivoluzione che aveva allontanato le Filippine dal nucleare mentre anche altri paesi nel mondo ne prendevano le distanze ancora prima dell’adozione. A distanza ormai di molti anni, il presidente Marcos jr ha proposto l’idea di far rivivere la vecchia centrale nucleare abbandonata ormai quasi quarant’anni addietro.

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