Coprifuoco a Napoli, è guerriglia urbana – FOTO

Scontri a Napoli intorno al Palazzo della Regione Campania. Aggrediti agenti delle forze dell'ordine nelle zone limitrofe dove si trovavano isolati con veri e propri blitz. Danni in città. Il presidente della Commissione parlamentare antimafia: "Accertata la presenza reale di uomini dei clan"

Scene della guerriglia urbana che si è scatenata la sera del 23 ottobre 2020 nelle vicinanze del palazzo della Regione a Napoli

“Ieri sera a Napoli, nell’irrazionalità di tante persone evidentemente inconsapevoli di quanto stavano facendo, c’era anche una sapiente regia”. Lo ha affermato il presidente della Commissione parlamentare antimafia Nicola Morra. E nel farlo, Morra ha anche citato alcuni clan in particolare: “Accertata la presenza reale di uomini dei clan della Pignasecca, del Pallonetto e dei Quartieri Spagnoli, pur non essendoci fisicamente, c’erano anche con le loro ‘fesserie’ tutti coloro che hanno sempre e soltanto ostentato sprezzo per le evidenze che la realtà ci ha offerto in tutti questi mesi”. Le scene del capoluogo campano in effetti, in alcuni punti della città, mostravano con evidenza una volontà precisa di aggredire le forze dell’ordine la dove queste si trovavano magari in piccoli numeri o isolate. Ma non era soltanto “regia” come denunciato dal senatore Morra. In strada ieri è scesa Napoli, quella che la crisi economica la vive già quotidianamente in condizioni di normalità e che adesso non può resistere a nuove limitazioni, chiusure e coprifuochi.

La forza della disperazione e la rabbia hanno prodotto una miscela esplosiva e nel tritacarne sono finiti ovviamente gli agenti impegnati nel dover fronteggiare ciò che di fatto può aver costituito un motivo ulteriore per una prossima serrata da diffusione di Covid-19. Gli assembramenti e gli scontri, qualunque sia la ragione che li ha scatenati, non sono esenti dal rischio di contagio. La città paga inoltre il prezzo di danni causati durante i tafferugli. A quelli materiali si unisce anche quello morale di un tracollo che parte dai manifestanti ed arriva direttamente alla presidenza della Regione con Vincenzo De Luca che attribuisce la responsabilità della nuova diffusione dei contagi alla sola popolazione senza un opportuno mea culpa sulla qualità dei servizi a disposizione della cittadinanza adesso costretta al coprifuoco. Dai trasporti pubblici alla sanità regionale, Napoli non era – purtroppo – tra le città italiane fuori pericolo epidemico e una eventuale impennata dei contagi metterebbe a dura prova le strutture sanitarie pubbliche del capoluogo e dell’hinterland.

Le immagini di Alessio Tricani documentano la situazione di ieri sera intorno al Palazzo della Regione Campania.

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