Palermo, continua il giro di vite contro la mala movida

Controlli, sequestri, sanzioni amministrative e denunce penali. Il fine settimana della Polizia municipale di Palermo svela anche il mancato rispetto dei sigilli apposti ad un'attività commerciale

La Polizia municipale di Palermo prosegue la propria attività contro la mala movida di Palermo con controlli e sanzioni. L’operazione, definita ad “alto impatto”, solo nello scorso fine settimana ha elevato sanzioni per un ammontare di 18mila euro. Gli agenti della municipale hanno eseguito un sequestro preventivo in un locale di corso Vittorio Emanuele, nel frequentatissimo centro storico del capoluogo, e un controllo ispettivo in un’altra attività, nell’altrettanto centrale via Cavour.

Nel caso del locale in corso Vittorio Emanuele, il sequestro preventivo ai sensi dell’art 321 C.p.p., è stato attuato per la violazione dei sigilli ad opera del titolare. L’attività era stata già sottoposta a sequestro penale dagli agenti durante un controllo lo scorso 17 febbraio. Nel corso del giro di controlli dell’appena trascorso fine settimana, durante la maggiore intensità di movida cittadina, gli agenti della polizia locale hanno trovato l’esercizio commerciale aperto al pubblico e con all’interno clienti dediti al consumo di alimenti e bevande.

Inoltre, particolare impossibile da trascurare per gli addetti al controllo, all’interno del locale non erano presenti né materiali edili, né attrezzature riconducibili ai lavori per la messa in sicurezza e la rimozione delle rilevanti criticità strutturali dell’immobile, che avevano condotto gli agenti al primo sequestro. Oltre le contestazioni amministrative elevate, il titolare, in qualità di custode giudiziale, è adesso indagato per i reati penali di violazione dei sigilli e per la “sottrazione di cosa sottoposta a sequestro disposto nel corso di un procedimento penale”.

Nel locale della non lontana via Cavour gli agenti notavano nelle vicinanze dell’esercizio commerciale che ai clienti venivano somministrate al banco bevande alcoliche e superalcoliche, dopo l’orario consentito, che venivano poi consumate in uno spiazzo adiacente. Nel corso del controllo è stato anche accertato che l’addetto alla vendita delle bevande, identificato insieme a tre avventori dagli agenti, era privo del prescritto titolo professionale necessario per la manipolazione e somministrazione di alimenti e bevande.

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