Migrazioni, a Lampedusa raggiunta quota 1.500 – FOTO

Circa 870 persone in 24 ore di sbarchi a Lampedusa con un flusso migratorio continuo da giorni. Sedici imbarcazioni in un solo giorno, ed il centro di prima accoglienza raggiunge quota 1.400 presenze prima di iniziare il trasferimento con nave quarantena e nave traghetto. La nave "Allegra" rimane a Lampedusa per imbarcare oggi altre persone migranti da isolare a bordo. Tra gli sbarchi di migranti vivi anche un cadavere recuperato dalla Guardia Costiera nel tratto di mare che separa Lampedusa da Linosa

L'arrivo a Lampedusa, il 3 novembre 2020, degli 86 migranti che erano sbarcati a Linosa

di Mauro Seminara e Mauro Buccarello

Anche ieri l’ondata di arrivi dal nord Africa non ha dato tregua alla maggiore delle Pelagie. Tra le barche che hanno raggiunto Lampedusa, o giunte nelle sue vicinanze, anche molte partite dalla Libia. Il centro di prima accoglienza aveva superato le 1.400 presenze, ed ancora non ha raggiunto la completa ristrutturazione per l’implementazione della capienza. Con la nave quarantena “La Suprema” ad Augusta, l’isola è stata coperta dalla “Allegra”, della stessa compagnia di navigazione che già ieri ha imbarcato cento persone. Altre 80, in questo caso minori non accompagnati da destinare ai centri appositi nella provincia di Agrigento o comunque in Sicilia, sono stati fatti imbarcare ieri sera sulla nave traghetto di linea “Cossyra” diretta a Porto Empedocle. A mezzanotte, la Allegra, in attesa di altri imbarchi, ha tirato su il ponte per un rinvio a questa mattina. Da poco però sull’isola erano arrivati altri cento migranti circa e, probabilmente, proprio le operazioni in porto per gli ultimi due sbarchi hanno reso impossibili le operazioni di trasferimento a Cala Pisana per gli ulteriori imbarchi sulla nave quarantena.

Lo sbarco delle 23:45 del 2 novembre 2020 a Lampedusa

Tra le 23:45 di lunedì, con le operazioni di sbarco concluse oltre la mezzanotte, e mezzanotte appena trascorsa, in 24 ore, a Lampedusa sono arrivate in autonomia o scortate, ed in altri casi con persone trasbordate su motovedette, 16 imbarcazioni piene di migranti. Circa 870 persone in appena 24 ore solo a Lampedusa, mentre parecchie centinaia di persone sono state fermate dalla sedicente guardia costiera libica e ricondotte al punto di partenza, in quella stessa terra di guerra e di sfruttamento e tortura dei migranti da cui erano riuscite a partire. Ad incrementare però il numero di persone sbarcate, a fronte del numero di barche, è stata la presenza di molte imbarcazioni provenienti dalla Libia con un numero sensibilmente più alto di migranti a bordo rispetto alla media tunisina. Ben oltre la metà delle barche infatti era partita da porti libici. Una aveva anche mancato l’appuntamento con Lampedusa per un pericolosissimo approdo a Linosa, circa 30 miglia più a nord. Sono stati presi a bordo dalla motovedetta della Guardia Costiera e sbarcati a Lampedusa ieri mattina. Tra i migranti arrivati a Lampedusa anche un piccolo scafo con sole sei persone, partite dalla Libia e di nazionalità libica, a dimostrazione del fatto che la Libia non è più un Paese sicuro neanche per il suo stesso popolo.

Una motovedetta della Guardia Costiera entra in porto a Lampedusa prima delle 11 del 3 novembre 2020 carica di migranti

Alle 21, ieri sera, un barchino con una decina di tunisini è approdato sotto scorta della Guardia di Finanza al molo Favarolo, e poco dopo una motovedetta della Guardia Costiera ha sbarcato nelle vicinanze del molo Magazù altre 83 persone. Queste ultime, tra le quali anche undici donne, tre bambini e molti minori, erano quasi tutte di nazionalità subsahariane e partite dalla Libia. Il flusso libico ha quindi condotto fino alle Pelagie centinaia di migranti, tra profughi di una guerra che non sembra trovare accordi di pace nel Paese di partenza e richiedenti asilo di altre nazioni costretti a migrare attraverso la rete di aguzzini invece che con canali legali. Nel corso della giornata la Guardia Costiera ha anche provveduto al recupero di un cadavere che galleggiava tra Lampedusa e Linosa, in circostanze ancora poco chiare e con il dubbio che possa essere l’unica testimonianza di un naufragio avvenuto chissà quando.

Sbarco di 83 migranti delle 21:45 del 3 novembre 2020

Secondo la nostra ricostruzione, tra le 23:45 di lunedì e le 21:45 di martedì, sono arrivati in sequenza 78 migranti dalla Libia, 15 dalla Tunisia, 101 dalla Libia, 36 di partenza non accertata, 63 dalla Libia, 6 dalla Libia (di nazionalità libica), 104 dalla Libia, 94 dalla Libia, 82 dalla Libia, 15 dalla Tunisia, 65 dalla Libia, 14 dalla Tunisia, 86 dalla Libia, 14 dalla Tunisia, 10 dalla Tunisia ed infine 83 ancora dalla Libia. Le foto che seguono documentano alcuni degli sbarchi delle 24 ore descritte.

Sbarco a Lampedusa alle 07:50 del 3 novembre 2020 dei migranti approdati a Linosa

Informazioni su Mauro Seminara 704 Articoli
Giornalista palermitano, classe '74, cresce professionalmente come fotoreporter e videoreporter maturando sulla cronaca dalla prima linea. Dopo anni di esperienza sul campo passa alla scrittura sentendo l'esigenza di raccontare i fatti in prima persona e senza condizionamenti. Ha collaborato con Il Giornale di Sicilia ed altre testate nazionali per la carta stampata. Negli anni ha lavorato con le agenzie di stampa internazionali Thomson Reuters, Agence France-Press, Associated Press, Ansa; per i telegiornali nazionali Rai, Mediaset, La7, Sky e per vari telegiornali nazionali esteri. Si trasferisce nel 2006 a Lampedusa per seguire il crescente fenomeno migratorio che interessava l'isola pelagica e vi rimane fino al 2020. Per anni documenta la migrazione nel Mediterraneo centrale dal mare, dal cielo e da terra come freelance per le maggiori testate ed agenzie nazionali ed internazionali. Nel 2014 gli viene conferito un riconoscimento per meriti professionali al "Premio di giornalismo Mario Francese". Autore e regista del documentario "2011 - Lampedusa nell'anno della primavera araba", direttore della fotografia del documentario "Fino all'ultima spiaggia" e regista del documentario "Uomo". Ideatore e fondatore di Mediterraneo Cronaca, realizza la testata nel 2017 coinvolgendo nel tempo un gruppo di autori di elevata caratura professionale per offrire ai lettori notizie ed analisi di pregio ed indipendenti. Crede nel diritto all'informazione e nel dovere di offrire una informazione neutrale, obiettiva, senza padroni.

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