Migrazioni, altro sbarco a Lampedusa e altro soccorso Ocean Viking

Una barca con 14 migranti di nazionalità tunisina ha raggiunto questo pomeriggio il porto commerciale di Lampedusa in autonomia. Fermati dopo l'approdo sono stati tutti trasferiti al centro hotspot dell'isola. La nave Ocean Viking ha soccorso altre 90 persone e si dirige adesso verso un porto sicuro europeo

Il barchino con cui sono sbarcati questa mattina a Lampedusa

Un’altra barca ha raggiunto in fortuita autonomia il porto dell’isola di Lampedusa. Si tratta di un barchino con 14 migranti di nazionalità tunisini, alcuni forse minori, approdato alle sei del pomeriggio al molo del porto commerciale in località Cavallo bianco. Nel Mediterraneo il vento si sta nuovamente alzando, 35 chilometri orari con raffiche di 45, ed il mare è mosso. In queste condizioni meteo marine, uguali nel tratto di mare tra Tunisia e Lampedusa come in quello al largo della Libia, la nave umanitaria Ocean Viking ha tratto in salvo altre 90 persone. Il soccorso è avvenuto a 81 miglia nordest di Misurata, in area SAR inusuale per trafficanti e soccorsi perché a nord del territorio ricadente sotto il controllo del generale Khalifa Haftar.

Un gommone con 90 persone, alla deriva, con mare mosso e cercato da più di 24 ore in una lotta contro il tempo e le condizioni meteo. A bordo c’erano 57 uomini, 9 donne e 24 minori, di cui 7 non accompagnati, tutti in grave pericolo di vita. Il gommone si poteva sgonfiare, ribaltare o poteva sopraggiungere l’ipotermia a causa degli indumenti bagnati ed il gelo che li avrebbe avvolti questa notte. Tra le persone che la nave Ong ha salvato ci sono anche due neonati ed un uomo con una ferita d’arma da fuoco. La nave di SOS Mediterranee e Medici Senza Frontiere ha adesso 288 naufraghi a bordo ed ha rivolto la prua verso nord. Il porto sicuro più vicino, in questo caso, è quello di Malta.

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