Salvini dice sì a cittadinanza Ramy: “È come mio figlio”. Di Maio: “L’ho convinto”

Ospite del Maurizio Costanzo show, il vicepremier dice sì a concedere la cittadinanza al ragazzino eroe che ha dato l'allarme per il dirottamento del pullman sequestrato a Milano. Gioia in casa di Ramy, il papà: "Domani a Roma per salutare Salvini"

di Antonio Bravetti

“Sì alla cittadinanza a Rami perché è come se fosse mio figlio e ha dimostrato di aver capito i valori di questo paese, ma il ministro è tenuto a far rispettare le leggi. Per atti di bravura o coraggio le leggi si possono superare”. Lo afferma il ministro dell’Interno Matteo Salvini, ospite del Maurizio Costanzo show. “Salvini ha appena detto sì alla cittadinanza per mio figlio Rami? Io non ne so ancora niente, se fosse così sarei contentissimo, e sarà contento anche mio figlio Rami, che è qui con me, ha una faccia felice ed è contentissimo”. Il padre di Rami, Kaled Shehata, ha appreso in diretta dalla trasmissione di Rai Radio1 ‘Un Giorno da Pecora’ la notizia della cittadinanza concessa dal vicepremier Salvini al figlio.

Rami invece ha commentato così la notizia: “sono contento, ringrazio Matteo Salvini e Luigi di Maio”. Signor Sheket, sembrava ci potesse essere qualche problema per qualche parente stretto di Rami avrebbe avuto dei precedenti penali. È corretto? “No, non abbiamo nessun problema da questo punto di vista”. È vero che incontrerà Salvini? “Si’, voglio vederlo e salutarlo, domani andrò a Roma con Rami per incontrarlo”. “Nei giorni scorsi avevo inviato una lettera proprio ai ministeri competenti per chiedere loro di conferire la cittadinanza per meriti speciali al piccolo Ramy. Sono felice di aver convinto anche Salvini sulla cittadinanza a questo bambino. L’ho già detto: questo è un Paese che vale molto più della semplice indignazione”. Lo dice Luigi Di Maio.

Agenzia DIRE

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