Blitz antidroga nel Cara di Mineo

Eseguito un provvedimento di fermo nei confronti di 19 indagati per reati di associazione mafiosa, traffico di droga e violenza sessuale aggravata. Nel corso delle indagini sono stati intercettati dei rituali dai quali è emersa "la fedeltà dei sodali alla confraternita"

Sgominata una cellula della mafia nigeriana di matrice cultista che operava al Centro di accoglienza per richiedenti asilo (Cara) di Mineo, in provincia di Catania. La polizia, su delega della Procura distrettuale antimafia etnea, ha eseguito un provvedimento di fermo nei confronti di 19 indagati per reati di associazione mafiosa, traffico di droga e violenza sessuale aggravata. La banda, denominata ‘Vikings‘ o ‘Supreme Vikings Confraternity‘, spacciava cocaina e marijuana. Per entrare nel sodalizio criminale, gli aspiranti cultisti dovevano bere il sangue di un affiliato all’organizzazione che si era precedentemente tagliato un dito con un rasoio o con pezzi di ossa. Il Centro accoglienza per richiedenti asilo di Mineo era diventato “un importante snodo” della droga “per l’approvvigionamento dei pusher nigeriani presenti nelle piazze di spaccio di Catania, Caltagirone e Caltanissetta”. Ne sono convinti gli inquirenti che nella notte hanno fatto scattare un provvedimento di fermo eseguito dalla squadra mobile etnea nei confronti di 16 dei 19 indagati dalla Procura.

L’operazione, denominata ‘Norsemen’, ha smantellato una cellula della mafia nigeriana denominata ‘Vikings’ o ‘Supreme Vikings Confraternity’, operante all’interno del Centro di Mineo e attiva nella gestione di un “fiorente” traffico di droga “in entrata e uscita” dal Cara. Le indagini hanno inoltre portato alla luce un episodio di violenza sessuale di gruppo ai danni di una giovane donna nigeriana ospite del Centro, avvenuta nel settembre 2018. A fare scattare le indagini della sezione Criminalità straniera e prostituzione della squadra mobile di Catania anche la denuncia di un cittadino nigeriano, ospite del Centro di Mineo, per le ripetute aggressioni e rapine subite a opera dei suoi connazionali presenti nella struttura. Questi i nomi degli indagati sottoposti a fermo: William Ihugba; Kingrney Ewiarion; Beauty Eric; Michael Osokai; Sunday Aghaulor; Stanley Williams; Famous Williams; Monday Emmanuel; Sundaj Aghie; Chukwuemera Ozoemena; Samuel Oniovosa; Fedelix Okowe; Juliet Benjamin; Michael Okorie; Osato Iyekekpolor; Anthony Leonard Izedonmi.

“Un grazie alle forze dell’ordine e alla procura di Catania per aver smantellato una cellula della mafia nigeriana di base al Cara di Mineo. Il centro di accoglienza per richiedenti asilo siciliano è da tempo teatro di gravi fenomeni di marginalità, degrado sociale e illegalità. Già a settembre, avevamo chiesto e ottenuto di visitare il Cara, toccando con mano la situazione e registrando il motivo dalla crescente preoccupazione che genera quella struttura. Ecco perchè, tra gli obbiettivi del governo, c’è quello di chiudere il centro di accoglienza di Mineo, come del resto sempre sostenuto dal Movimento in questi anni”. Così i deputati del MoVimento 5 Stelle in commissione Esteri, in una nota. “Chiuderemo il Cara di Mineo in Sicilia entro quest’anno. La mia intenzione è chiudere i centri più grossi, perchè più grandi sono i centri e più facile è che si infiltrino i delinquenti”. Così il ministro dell’Interno Matteo Salvini a Rtl 102.5.

Agenzia DIRE

www.dire.it

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