Una sequenza sismica si è sprigionata tra mezzogiorno di ieri e le tre di questa notte tra Pozzallo e Malta. Otto scosse di magnitudo superiore ai due gradi di cui la metà oltre i tre gradi della scala Richter. La prima, di 3.5 gradi di magnitudo, alle 12:18 di ieri con epicentro a metà navigazione tra Modica ed il porto maltese di La Valletta. Dopo 34 minuti una replica di magnitudo pari a 3.6 gradi, con epicentro nella stessa area tra la costa ragusana della Sicilia e Malta. A seguire una scossa di 2.5 gradi prima di un periodo di silenzio sismico durato circa 13 ore. Alle 02:13 di questa notte una scossa più forte e lunga è stata registrata dalla sala sismica dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia: 3.9 gradi per una durata di 47 secondi. Repliche di 2.8 gradi tredici minuti dopo, di 2.6 gradi dopo altri due minuti e alle 02:59 una scossa di 3.7 gradi con una durata di 47 secondi come le più forti del giorno precedente. L’ipocentro delle scosse è stato calcolato a 10 chilometri di profondità. L’area corrisponde ad una faglia costituita dalle placche che collidono lungo la costa est della Sicilia. Lo sciame sismico tra la Sicilia e Malta è stato preceduto circa 24 ore prima, martedì, da due fortissime scosse di 6.2 e 6.0 gradi che hanno colpito l’Iran. Rilasci di energia conseguenti ai movimenti delle placche continentali che si ripercuotono sull’area mediterranea. L’epicentro delle scosse di terremoto registrate tra ieri e oggi a sud di Pozzallo è localizzato approssimativamente sulla rotta navale che collega il porto siciliano a quello di La Valletta.
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