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Siria, Gino Strada: “Da Salvini posizione condivisibile”

In copertina: Gino Strada, fondatore di Emergency

di Alfonso Raimo

Gino Strada d’accordo con Matteo Salvini. Il fondatore di Emergency e il leader della Lega hanno quasi sempre opinioni opposte, ma non sulla guerra in Siria. Salvini si è detto contrario alla guerra, una posizione che per Strada è “condivisibile”: “Sono contento”, dice il fondatore di Emergency a Circo Massimo, su Radio Capital, “di vedere che anche Matteo Salvini dice qualcosa di intelligente. Molto meglio questa posizione contro la guerra che non quelle contro i migranti”.

Gino Strada: “May e Macron hanno agito senza consultare il Parlamento”

Dopo i raid dei giorni scorsi, però, Strada avverte che “il rischio di finire in un’altra guerra c’è, ed è sempre maggiore. Non si vede altra alternativa per risolvere problemi seri e crisi importanti. È una follia totale, e rischiosa. Macron e Theresa May – continua – non hanno neanche consultato il Parlamento. Non c’è più una fase di dialogo, di pensiero, di riflessione. Di fronte a qualsiasi problema, si pensa solo a quante truppe mandare o a quante bombe sganciare. C’è questa idea folle secondo cui per far finire una guerra bisogna iniziarne un’altra. In realtà così ci sono due guerre. Lo trovo irrazionale e pericoloso per il pianeta”.

Gino Strada: “ONU inutile, ormai solo raccomandazioni”

Gino Strada

Strada, poi, punta il dito contro l’Onu: “Non capisco l’assenza di reazione. Sembra stia sparendo. Ormai fa solo raccomandazioni, come la mamma – dice il fondatore di Emergency – al bambino che va a scuola. Il compito delle Nazioni Unite dovrebbe essere ben altro. La loro storia è cominciata perché dovevano impedire ulteriori guerre, ed è un fallimento epocale: dopo la nascita dell’Onu ci sono stati 250 conflitti. È uno strumento che non ha mai funzionato e non sta funzionando, purtroppo”. E il fronte pacifista? “L’appello del Papa è importantissimo e rispettabilissimo, ma resta l’impotenza. E questa sensazione credo sia una delle ragioni per cui il movimento pacifista resta silente”. “Io non sono un pacifista, ho sempre detto che sono contro la guerra. Essere pacifisti – continua Strada – è stato spesso declinato da chi poi le guerre le ha fatte e promosse”.

Alfonso Raimo – Agenzia DIRE
www.dire.it
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