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Migrazioni, a Lampedusa 400 in meno di 24 ore

Il barchino con 27 migranti nel momento dell'approdo al molo militarizzato di Lampedusa la sera del 4 febbraio 2021

Altri sbarchi sulla maggiore delle Pelagie, come preannunciato in chiusura dell’articolo di ieri sera. Poco prima delle venti di ieri sera una motovedetta della Guardia Costiera è entrata in porto con 66 persone partite dal solito porto tunisino di Sfax, quello del traffico di migranti subsahariani. A bordo dell’imbarcazione soccorsa con un trasbordo in acque territoriali dalla Guardia Costiera c’erano 25 uomini e 31 donne. Di questo totale di uomini e donne, 8 erano minori senza un familiare al seguito e 2 erano bambini di cinque o sei anni che avevano viaggiato in nucleo famigliare. Tra le donne inoltre ce ne erano due in stato di gravidanza avanzato, tra l’ottavo ed il nono mese di gestazione.

Circa un’ora più tardi un altro arrivo nel porto pelagico con altri 27 migranti, intercettati sotto costa e scortati in porto per lo sbarco al molo Favarolo. In questo nuovo gruppo c’erano 17 uomini e due donne insieme ad altri 8 minori non accompagnati da famigliari adulti. Alle 21:30 c’erano quindi sull’isola 330 nuovi migranti giunti in meno di 24 ore. Ma gli arrivi per Lampedusa sono tutt’altro che terminati e già prima dell’alba odierna una barca è arrivata a 22 miglia dall’isola, è stata fermata e soccorsa da una motovedetta e le persone che si trovavano a bordo sono state fatte sbarcare al consueto molo militarizzato di Lampedusa. A bordo c’erano altri 74 migranti partiti dal porto dei trafficanti libici di Zuwara. Tra questi c’era soltanto una donna e tutti gli altri uomini. Nazionalità miste, come di consueto sulle barche che salpano dalla Libia, ma oltre a vari subsahariani c’erano molte persone del Bangladesh.

Mauro Seminara: Giornalista palermitano, classe '74, cresce professionalmente come fotoreporter e videoreporter maturando sulla cronaca dalla prima linea. Dopo anni di esperienza sul campo passa alla scrittura sentendo l'esigenza di raccontare i fatti in prima persona e senza condizionamenti. Ha collaborato con Il Giornale di Sicilia ed altre testate nazionali per la carta stampata. Negli anni ha lavorato con le agenzie di stampa internazionali Thomson Reuters, Agence France-Press, Associated Press, Ansa; per i telegiornali nazionali Rai, Mediaset, La7, Sky e per vari telegiornali nazionali esteri. Si trasferisce nel 2006 a Lampedusa per seguire il crescente fenomeno migratorio che interessava l'isola pelagica e vi rimane fino al 2020. Per anni documenta la migrazione nel Mediterraneo centrale dal mare, dal cielo e da terra come freelance per le maggiori testate ed agenzie nazionali ed internazionali. Nel 2014 gli viene conferito un riconoscimento per meriti professionali al "Premio di giornalismo Mario Francese". Autore e regista del documentario "2011 - Lampedusa nell'anno della primavera araba", direttore della fotografia del documentario "Fino all'ultima spiaggia" e regista del documentario "Uomo". Ideatore e fondatore di Mediterraneo Cronaca, realizza la testata nel 2017 coinvolgendo nel tempo un gruppo di autori di elevata caratura professionale per offrire ai lettori notizie ed analisi di pregio ed indipendenti. Crede nel diritto all'informazione e nel dovere di offrire una informazione neutrale, obiettiva, senza padroni.
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