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Migrazioni, a Lampedusa anche persone assistite da Open Arms

Il gommone con 47 migranti assistiti da Astral di Open Arms fino all'arrivo della Guardia Costiera il 5 feb 2021

di Mauro Seminara

Altre due imbarcazioni sono state trasbordate dalla Guardia Costiera italiana che ha così preso a bordo i migranti facendoli poi sbarcare a Lampedusa. Uno dei due natanti era il gommone con 47 persone partite dalla Libia ed assistite dalla Ong catalana Open Arms fino all’arrivo della Guardia Costiera.  Il veliero Astral, di Open Arms, aveva intercettato a circa venti miglia sud di Lampedusa il gommone partito dal porto libico di Zuwara. Distribuiti giubbotti salvagente e coperte termiche, aveva poi richiesto l’intervento delle autorità nazionali. Intervento di fatto prontamente effettuato dalla Guardia Costiera italiana che ha raggiunto il gommone nel punto indicato dalla Ong e ne ha soccorso le persone a bordo. Tra i 47 migranti di etnia subsahariana c’erano due donne. Varie le nazionalità a bordo: Costa d’Avorio, Guinea Conakry, Mali, e anche qualcuno del Gambia e del Camerun.

Oltre alle persone che erano state assistite dai volontari attivisti di Astral, veliero a bordo del quale si trova proprio il fondatore della Organizzazione non governativa, Oscar Camps, la Guardia Costiera ha soccorso con la stessa motovedetta una imbarcazione in legno a bordo della quale si trovavano 25 persone. Anche questi migranti partiti dal porto libico di Zuwara, ad ovest della capitale. Tra le persone di questo gruppo c’era qualche cittadino del Sudan e poi la maggioranza pare fosse di nazionalità originaria del Bangladesh e del Pakistan. Con questo intervento quasi al confine della fascia di contiguità, a circa venti miglia da Lampedusa, che segue quello già effettuato oggi in favore dei 74 migranti segnalati da Alarm Phone e raggiunti a 22 miglia dalla costa (dieci miglia oltre le acque territoriali, in area di responsabilità SAR maltese), la Guardia Costiera pare aver rotto la corta catena invisibile che per lungo tempo l’ha relegata categoricamente all’interno della acque territoriali italiane. Astral intanto ha ripreso la sua rotta per raggiungere la SAR zone libica dove verrà affiancata dalla Open Arms e nella quale si trova già la Ocean Viking di SOS Mediterranee con circa 400 naufraghi a bordo.

Mauro Seminara: Giornalista palermitano, classe '74, cresce professionalmente come fotoreporter e videoreporter maturando sulla cronaca dalla prima linea. Dopo anni di esperienza sul campo passa alla scrittura sentendo l'esigenza di raccontare i fatti in prima persona e senza condizionamenti. Ha collaborato con Il Giornale di Sicilia ed altre testate nazionali per la carta stampata. Negli anni ha lavorato con le agenzie di stampa internazionali Thomson Reuters, Agence France-Press, Associated Press, Ansa; per i telegiornali nazionali Rai, Mediaset, La7, Sky e per vari telegiornali nazionali esteri. Si trasferisce nel 2006 a Lampedusa per seguire il crescente fenomeno migratorio che interessava l'isola pelagica e vi rimane fino al 2020. Per anni documenta la migrazione nel Mediterraneo centrale dal mare, dal cielo e da terra come freelance per le maggiori testate ed agenzie nazionali ed internazionali. Nel 2014 gli viene conferito un riconoscimento per meriti professionali al "Premio di giornalismo Mario Francese". Autore e regista del documentario "2011 - Lampedusa nell'anno della primavera araba", direttore della fotografia del documentario "Fino all'ultima spiaggia" e regista del documentario "Uomo". Ideatore e fondatore di Mediterraneo Cronaca, realizza la testata nel 2017 coinvolgendo nel tempo un gruppo di autori di elevata caratura professionale per offrire ai lettori notizie ed analisi di pregio ed indipendenti. Crede nel diritto all'informazione e nel dovere di offrire una informazione neutrale, obiettiva, senza padroni.
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