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Il silenzio osceno

di Vittorio Alessandro

Non si sa più nulla di sessantadue persone segnalate ieri alla deriva nel Canale di Sicilia. O meglio, sanno le autorità maltesi, che pare abbiano di nuovo mandato in giro il proprio vascello fantasma, e certamente anche quelle italiana e libica, ma non parlano.

I 323 morti in Italia per coronavirus di ieri non ci distolgono dal pensiero di quelle esistenze incerte in mezzo al mare, certi che ogni lutto che riguarda una comunità di uomini è anche nostro, senza differenze. Convinti che, se gli uomini non si prodigano per impedire la morte di chicchessia, essi hanno dimenticato l’importanza della vita. Di chicchessia.

Vittorio Alessandro: Ammiraglio in congedo, è stato a lungo responsabile della comunicazione della Guardia costiera e del reparto ambientale delle Capitanerie. Ha curato l’informazione istituzionale in occasione delle migrazioni via mare nel 2011 e del sinistro della Costa Concordia nel 2012; ha guidato la missione ambientale italiana Bahar in Libano nel 2006. Dal 2012 al 2017 ha presieduto il Parco Nazionale e l’Area marina protetta delle Cinque Terre. Nel 2014 ha pubblicato “Puntonave” (Mursia editore) e dal 2012 cura l’omonima pagina su Facebook.
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