X

La Guardia Costiera del giovane Pettorino

Michele Pettorino durante le operazioni di sbarco dun una carretta del mare domenica 13 ottobre 2019 (Ph: M. Buccarello)

di Mauro Seminara

Il comandante generale del Corpo delle Capitanerie di Porto e Guardia Costiera, l’ammiraglio ispettore capo Giovanni Pettorino, ha un nipote che ne segue le orme e svolge il proprio servizio a Lampedusa. Si chiama Michele, è maresciallo ad ha il comando di una unità navale classe 300. Una di quelle motovedette inaffondabili con cui la Guardia Costiera soccorre anche i migranti ed in ogni condizione meteo marina. Il maresciallo Michele Pettorino è stato ritratto domenica, in una foto che si può definire “da copertina” anche per la stessa Guardia Costiera italiana, dal fotografo Mauro Buccarello mentre si adoperava nelle operazioni di sbarco successive al soccorso in mare effettuato dalla sua unità navale. Buccarello ha ritratto una donna che con sguardo felice incontra lo sguardo del salvatore al quale porge fiduciosa il suo bambino. Una foto bellissima che sintetizza il rapporto che si instaura tra soccorsi e soccorritori al termine di una situazione di grave stress per entrambi.

Dalle pagine di Mediterraneo Cronaca non sono state risparmiate critiche, se pur indirettamente, al comando dell’ammiraglio Pettorino. La Guardia Costiera da egli guidata, succube dei diktat di una classe politica incapace di comprendere cosa accade in mare e quale deve essere l’unica vera missione dei guardacoste, si era di molto allontanata dalla definizione di “Angeli del mare” che sottolineava il prestigio internazionale dei nostri marinai. Le motovedette si erano arroccate in porto, ferme anche quando fuori, in mare, c’erano barche in grave pericolo, perché le consegne che dai ministeri di Roma contavano numeri di migranti invece che vite umane da salvare stabilivano che quelle barche non dovevano essere un problema italiano. Per questa ragione, proponiamo adesso questa foto, con gli sguardi ed i gesti che immortala, come un appello rivolto anche o soprattutto a beneficio dello stesso Comando Generale della Guardia Costiera e del suo comandante. Una coincidenza che vede ritratto proprio il giovane Pettorino quale testimonial, per ricordare la missione del Corpo e l’umanità degli angeli del mare sotto il comando dell’ammiraglio Giovanni Pettorino.

La foto da calendario della Guardia Costiera che ritrae il maresciallo Michele Pettorino a Lampedusa durante le operazioni di sbarco di donne e bambini da un barcone:

Mauro Seminara: Giornalista palermitano, classe '74, cresce professionalmente come fotoreporter e videoreporter maturando sulla cronaca dalla prima linea. Dopo anni di esperienza sul campo passa alla scrittura sentendo l'esigenza di raccontare i fatti in prima persona e senza condizionamenti. Ha collaborato con Il Giornale di Sicilia ed altre testate nazionali per la carta stampata. Negli anni ha lavorato con le agenzie di stampa internazionali Thomson Reuters, Agence France-Press, Associated Press, Ansa; per i telegiornali nazionali Rai, Mediaset, La7, Sky e per vari telegiornali nazionali esteri. Si trasferisce nel 2006 a Lampedusa per seguire il crescente fenomeno migratorio che interessava l'isola pelagica e vi rimane fino al 2020. Per anni documenta la migrazione nel Mediterraneo centrale dal mare, dal cielo e da terra come freelance per le maggiori testate ed agenzie nazionali ed internazionali. Nel 2014 gli viene conferito un riconoscimento per meriti professionali al "Premio di giornalismo Mario Francese". Autore e regista del documentario "2011 - Lampedusa nell'anno della primavera araba", direttore della fotografia del documentario "Fino all'ultima spiaggia" e regista del documentario "Uomo". Ideatore e fondatore di Mediterraneo Cronaca, realizza la testata nel 2017 coinvolgendo nel tempo un gruppo di autori di elevata caratura professionale per offrire ai lettori notizie ed analisi di pregio ed indipendenti. Crede nel diritto all'informazione e nel dovere di offrire una informazione neutrale, obiettiva, senza padroni.
Related Post