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I “famosi 20” di Salvini, ma pubblica foto fake (scattata da Ong)

In alto il barchino fotografato da Moonbird ed in basso quello twittato da Salvini

di Mauro Seminara

La foto che il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha pubblicato insieme al suo tweet di ieri sera ritrae un barchino, di colore prevalente blu, con una ventina di migranti apparentemente felici di veder sopraggiungere i propri soccorritori. L’immagine, per chi conosce la realtà a cui il ministro fa riferimento, salta subito all’occhio come una nota stridente all’orecchio di un musicista. Venti profughi che si lasciano la Libia, in piena guerra civile, alle spalle e vedono arrivare una motovedetta libica a “riprenderli” dopo una dozzina di ore alla deriva, non si sbracciano e forse si gettano pure in mare incontro alla morte pur di non finire di nuovo nelle loro mani. La vicenda, ormai chiaro, riguarda il barchino blu che per un’intera giornata è rimasto senza soccorsi malgrado Alarm Phone abbia inoltrato la richiesta di aiuto a Italia, Malta, Tunisia ed anche Libia.

La foto pubblicata trionfalmente dal ministro dell’Interno Matteo Salvini ritrae quindi un barchino simile, per tipo e numero di passeggeri, e viene accompagnata dal seguente testo: “I famosi 20 che ‘stavano affondando’ sono stati prontamente salvati dalla Guardia Costiera Libica e riportati a terra. Molto bene!”. Peccato però che i “famosi 20” non siano quelli della foto pubblicata dal ministro. La foto è infatti un evidente fake. Si nota che manca il motore ma non c’è l’incavo di alloggio come in quella fotografata dal velivolo Moonbird della Ong Sea Watch; Il numero dei passeggeri è simile, ma i colori delle barche in legno sono diversi. Segnalata il fake del ministro al collega Sergio Scandura, esperto anch’egli in materia, è stata svolta una scrupolosa ricerca che ha condotto dritto all’assurdo: la foto pubblicata da Matteo Salvini è della Ong SOS Mediterranee e riguarda un soccorso operato dalla nave Aquarius – a cui il ministro ha fatto la guerra in continuità con il suo predecessore Marco Minniti – lo scorso anno. Nelle foto pubblicate dalla Ong internazionale si vede infatti il resto dell’intervento di soccorso al barchino in legno tacitamente “spacciato” ieri sera dal ministro Salvini come barchino soccorso dai libici ieri.

Mauro Seminara: Giornalista palermitano, classe '74, cresce professionalmente come fotoreporter e videoreporter maturando sulla cronaca dalla prima linea. Dopo anni di esperienza sul campo passa alla scrittura sentendo l'esigenza di raccontare i fatti in prima persona e senza condizionamenti. Ha collaborato con Il Giornale di Sicilia ed altre testate nazionali per la carta stampata. Negli anni ha lavorato con le agenzie di stampa internazionali Thomson Reuters, Agence France-Press, Associated Press, Ansa; per i telegiornali nazionali Rai, Mediaset, La7, Sky e per vari telegiornali nazionali esteri. Si trasferisce nel 2006 a Lampedusa per seguire il crescente fenomeno migratorio che interessava l'isola pelagica e vi rimane fino al 2020. Per anni documenta la migrazione nel Mediterraneo centrale dal mare, dal cielo e da terra come freelance per le maggiori testate ed agenzie nazionali ed internazionali. Nel 2014 gli viene conferito un riconoscimento per meriti professionali al "Premio di giornalismo Mario Francese". Autore e regista del documentario "2011 - Lampedusa nell'anno della primavera araba", direttore della fotografia del documentario "Fino all'ultima spiaggia" e regista del documentario "Uomo". Ideatore e fondatore di Mediterraneo Cronaca, realizza la testata nel 2017 coinvolgendo nel tempo un gruppo di autori di elevata caratura professionale per offrire ai lettori notizie ed analisi di pregio ed indipendenti. Crede nel diritto all'informazione e nel dovere di offrire una informazione neutrale, obiettiva, senza padroni.

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  • Scoop da Pulitzer: la barca non è la stessa ma è simile. Salvini ha fatto quello che fanno tutti i tg e quotidiani quando usano foto di repertorio.

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