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L’ultimo naufragio (in ordine di tempo), 31 migranti in mare – VIDEO

Un uomo in mare durante i concitati momenti di salvataggio del 14 novembre 2020 a tre miglia da Lampedusa

di Mauro Seminara

Ieri sera, poco prima di mezzanotte, al porto di Lampedusa è arrivata una motovedetta con 31 persone a bordo. Tutti bagnati ed infreddoliti, erano i sopravvissuti di un naufragio occorso tre miglia sudovest dell’isola. La loro imbarcazione era stata avvistata a sud di Lampedusa nel pomeriggio da un elicottero della Guardia di Finanza, ma in acque internazionali la cui competenza e responsabilità per ricerca e soccorso è di Malta. E l’Italia non è intervenuta. Giunti a tre miglia, quasi sei chilometri, da Lampedusa, ben all’interno delle acque territoriali, in dirittura d’arrivo la loro imbarcazione si è capovolta e l’intervento di motovedette di Guardia Costiera e Guardia di Finanza ha scongiurato l’ennesima strage del Mediterraneo.

Quando la barca si è ribaltata c’era già la motovedetta classe Bigliani della Guardia di Finanza “G 79 Barletta”. Poi sono sopraggiunte la motovedetta della Guardia di Finanza “V 7004”, le motovedette della Guardia Costiera “CP 324” e “CP 281” e l’elicottero “Nemo 10”. Le immagini diffuse dalla Guardia Costiera mostrano i drammatici momenti del salvataggio che tanto ricordano quelli diffusi giovedì dalla Ong Open Arms sul naufragio del giorno precedente, l’11 novembre 2020. La barca si è capovolta e tutti i migranti erano finiti in mare, al buio, a circa tre miglia dalla costa. Ed il mare non gli avrebbe permesso di raggiungerla. Era evidente già dal momento dello sbarco avvenuto in porto un paio di ore prima, quando la barca con 187 migranti a bordo continuava a sbattere sulla banchina a causa del moto ondoso che rendeva difficile il governo del peschereccio.

Alcuni drammatici istanti tratti dal video della Guardia Costiera
Mauro Seminara: Giornalista palermitano, classe '74, cresce professionalmente come fotoreporter e videoreporter maturando sulla cronaca dalla prima linea. Dopo anni di esperienza sul campo passa alla scrittura sentendo l'esigenza di raccontare i fatti in prima persona e senza condizionamenti. Ha collaborato con Il Giornale di Sicilia ed altre testate nazionali per la carta stampata. Negli anni ha lavorato con le agenzie di stampa internazionali Thomson Reuters, Agence France-Press, Associated Press, Ansa; per i telegiornali nazionali Rai, Mediaset, La7, Sky e per vari telegiornali nazionali esteri. Si trasferisce nel 2006 a Lampedusa per seguire il crescente fenomeno migratorio che interessava l'isola pelagica e vi rimane fino al 2020. Per anni documenta la migrazione nel Mediterraneo centrale dal mare, dal cielo e da terra come freelance per le maggiori testate ed agenzie nazionali ed internazionali. Nel 2014 gli viene conferito un riconoscimento per meriti professionali al "Premio di giornalismo Mario Francese". Autore e regista del documentario "2011 - Lampedusa nell'anno della primavera araba", direttore della fotografia del documentario "Fino all'ultima spiaggia" e regista del documentario "Uomo". Ideatore e fondatore di Mediterraneo Cronaca, realizza la testata nel 2017 coinvolgendo nel tempo un gruppo di autori di elevata caratura professionale per offrire ai lettori notizie ed analisi di pregio ed indipendenti. Crede nel diritto all'informazione e nel dovere di offrire una informazione neutrale, obiettiva, senza padroni.
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