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Gli USA potrebbero ritirarsi dallo Yemen: guerra illegittima

In copertina: Pentagono, quartier generale delle Forze Armate degli Stati Uniti

Gli Stati Uniti potrebbero abbandonare il fronte dello Yemen. Secondo prime informazioni, una corrente politica maggioritaria del Senato americano avrebbe rispolverato una legge datata decenni addietro che potrebbe permettere una mozione per il ritiro militare dallo Stato yemenita. Gli Stati Uniti sono impegnati da anni insieme all’Arabia Saudita, principale partner della coalizione militare, in Yemen sostenendo una guerra che si innesta nel mezzo di una guerra civile interna alimentata da forze straniere.
I senatori repubblicani Bernie Sanders e Mike Lee ed il democratico Chris Murphy, hanno dichiarato ieri che tenteranno di sfruttare la clausola della legge del 1973 che consentirebbe a qualunque membro del Consiglio di Stato di proporre una mozione sul ritiro delle forze militari da un conflitto imponendo, in seguito ad un voto di maggioranza, la risoluzione al Congresso che lo assume come mandato esecutivo. L’iniziativa di Sanders, Lee e Murphy è l’ultima mossa nel conflitto interno tra il Congresso e la Casa Bianca sulle decisioni belligere.

“Siamo convinti che il conflitto in Yemen – ha dichiarato Sanders – è incostituzionale e non autorizzato, perché il Congresso non ha dichiarato guerra né ha autorizzato l’uso della forza militare”. Secondo i senatori, per anni il Congresso ha concesse troppo potere alla Casa Bianca. La Costituzione statunitense prevede infatti che il Congresso – non il presidente – è l’unico organo che ha l’autorità per dichiarare guerra. Il controllo del Pentagono è però già un conflitto che gli Usa non riescono più a gestire e questa faida interna ha impedito al Congresso di assumere il pieno controllo delle decisioni sui fronti di guerra. Nel frattempo negli Stati Uniti ogni guerra è stata autorizzata sulla base di un mandato del 2001 approvato per la guerra contro il nemico al Qaeda, quello delle Twin Towers. A seguito dello stesso mandato la Casa Bianca ha dato il via alla guerra in Afghanistan e in Siria.

Secondo i tre senatori però non ci sarebbero i presupposti perché lo stesso mandato del 2001 possa autorizzare la guerra in Yemen. Una coalizione sostenuta e guidata dagli Stati Uniti dal 2015 combatte contro gli Houthi, alleati dell’Iran in Yemen, per riportare il presidente Abd Rabbo Mansour Hadi al potere dopo la rivoluzione che lo ha spodestato. La guerra ha causato la morte di Oltre 10.000 civili sono stati uccisi da questa guerra che è stata anche causa di oltre due milioni di sfollati. Lo Yemen nel frattempo ha subito una grave carestia e conseguenti epidemie che hanno causato ulteriori vittime. Indirettamente, nella guerra in Yemen è coinvolta anche l’Italia in qualità di fornitrice di armi – con grosse e continue commesse – all’Arabia Saudita che effettua con quotidiana regolarità raid aerei e bombardamenti sul territorio yemenita. Il Pentagono intanto si è rifiutato di fornire il reale numero di truppe statunitensi schierate in Yemen, attribuendo il riserbo istituzionale a “motivi di sicurezza”.

Redazione:
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