Migrazioni, dalla Libia a Lampedusa 19 persone

Primo sbarco a Lampedusa dopo lo sgombero del centro di prima accoglienza di contrada Imbriacola mediante la nave quarantena "Azzurra" di Grandi Navi Veloci. In 19 raggiungono l'isola dalla Libia

Il momento dello sbarco, venerdì 25 settembre 2020, al molo Favarolo di Lampedusa, dei 19 migranti partiti dalla Libia

Lo sgombero del centro di prima accoglienza di Lampedusa è durato appena un paio di ore – dalla partenza della nave quarantena GNV Azzurra – e intorno all’ora di pranzo di oggi, 25 settembre 2020, sulla banchina del molo Favarolo c’erano già migranti da accogliere in struttura. Si tratta di 19 persone, tutte di sesso maschile, salpate dalla Libia su un barchino che ha raggiunto le Pelagie appena in tempo con una grave perturbazione in arrivo. Sulla piccola e precaria barca hanno viaggiato persone di diverse nazionalità, dal Gambia al Senegal fino al Pakistan. Tra essi anche di nazionalità libica, che negli ultimi tempi è costantemente presente tra quanti tentano di abbandonare lo Stato in guerra. I profughi libici, insieme ai migranti che si trovavano sul territorio della Libia o nei suoi centri lager per persone migranti, non vengono riconosciuti come profughi di uno Stato in guerra e le imbarcazioni con a bordo i disperati in fuga dal dilaniato Stato nordafricano vengono segnalate dai velivoli dell’agenzia europea per il controllo delle frontiere esterne alle motovedette libiche che una volta raggiunte le riportano indietro costringendo i profughi alla detenzione anche se le aree in cui sorgono i lager sono oggetto di scontri e bombardamenti.

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