Migrazioni, tre arrivi autonomi a Lampedusa dalla Tunisia – FOTO

Centro di prima accoglienza appena sgomberato arrivano a Lampedusa i migranti tunisini che il ministro degli Esteri aveva vantato essere "zero partenze" nei giorni in cui il mare era mosso al punto da impedire alle grandi navi quarantena del Governo di ormeggiare sulla maggiore delle Pelagie

Uno dei due barchini di migranti tunisini all'arrivo nel pomeriggio del 8 settembre 2020 al porto commerciale di Lampedusa

di Mauro Seminara

Il ministro degli Esteri italiano Luigi Di Maio non aveva fatto neanche in tempo a vantare che da qualche giorno si erano registrate “zero partenze” dalla Tunisia, ai microfoni di RTL 102.5 mentre neanche le navi quarantena potevano attraccare a Lampedusa causa condizioni meteo marine, figurarsi i barchini partire dalla Tunisia, che sulla maggiore delle Pelagie sono arrivate tre piccola barche in rapida sequenza. Sono i primi arrivi da quando il Governo ha vantato lo sgombero del centro di prima accoglienza di Lampedusa e il Mediterraneo centrale ha visto cessare la perturbazione che lo aveva agitato. A dimostrazione, ancora una volta, che la politica degli annunci ha le gambe corte come le bugie e che il problema dell’ormai fatiscente centro di accoglienza pelagico è tutt’altro che risolto.

La prima barca, con 18 persone a bordo, è arrivata a Lampedusa approdando in autonomia in località Cala Pulcino. I primi cinque sono stati rintracciati subito, gli altri sono stati cercati per un po’. Dopo l’arrivo a Cala Pulcino, che si trova sul lato ovest di Lampedusa, quindi la parte dell’isola che punta la vicina Tunisia, nelle acque territoriali poco distanti da Capo Ponente sono state rintracciate altre due barche dalle unità navali intervenute, Guardia di Finanza e Guardia Costiera. A bordo dei due barchini, scortati in porto dalle motovedette, c’erano rispettivamente 17 e venti migranti nordafricani. Tutti salpati dalla Tunisia e giunti insieme a Lampedusa, i due gruppi erano composti da maggioranza di ragazzi e uomini il primo, con 17 persone, e tra i venti harraga c’erano anche due donne e due bambini, un maschietto ed una femminuccia. Uno era un nucleo familiare completo. Una donna invece ha attirato l’attenzione di tutti, soprattutto dei medici.

Nel corso dell’operazione di sbarco c’è stato anche un momento di immediata apprensione per due ragazzi che sporgendosi in piedi dalla barca, per avvicinarla alla banchina di bordo oltre che di prua, sono caduti in mare. Nessun pericolo, per fortuna. Solo i telefoni bagnati e l’opportunità di avvisare casa che sono sani e salvi da rinviare. Tutti e 55 i migranti approdati a Lampedusa sono stati trasferiti al centro di prima accoglienza di cui era stato vantato lo sgombero.

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Giornalista palermitano, classe '74, cresce professionalmente come fotoreporter e videoreporter maturando sulla cronaca dalla prima linea. Dopo anni di esperienza sul campo passa alla scrittura sentendo l'esigenza di raccontare i fatti in prima persona e senza condizionamenti. Ha collaborato con Il Giornale di Sicilia ed altre testate nazionali per la carta stampata. Negli anni ha lavorato con le agenzie di stampa internazionali Thomson Reuters, Agence France-Press, Associated Press, Ansa; per i telegiornali nazionali Rai, Mediaset, La7, Sky e per vari telegiornali nazionali esteri. Si trasferisce nel 2006 a Lampedusa per seguire il crescente fenomeno migratorio che interessava l'isola pelagica e vi rimane fino al 2020. Per anni documenta la migrazione nel Mediterraneo centrale dal mare, dal cielo e da terra come freelance per le maggiori testate ed agenzie nazionali ed internazionali. Nel 2014 gli viene conferito un riconoscimento per meriti professionali al "Premio di giornalismo Mario Francese". Autore e regista del documentario "2011 - Lampedusa nell'anno della primavera araba", direttore della fotografia del documentario "Fino all'ultima spiaggia" e regista del documentario "Uomo". Ideatore e fondatore di Mediterraneo Cronaca, realizza la testata nel 2017 coinvolgendo nel tempo un gruppo di autori di elevata caratura professionale per offrire ai lettori notizie ed analisi di pregio ed indipendenti. Crede nel diritto all'informazione e nel dovere di offrire una informazione neutrale, obiettiva, senza padroni.

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