Sea Watch, tampone negativo. Trasferiti su Moby Zazà durante la notte – FOTO

Uno dei naufraghi a bordo della nave umanitaria tedesca "Sea Watch 3" presentava sintomi in parte compatibili con il Covid-19 ed è stato disposto il tampone che ha dato esito negativo. Il trasferimento dalla nave Ong è iniziato poco prima della mezzanotte. La Moby Zazà ormeggiata a breve distanza dalla Ong

Porto Empedocle, le operazioni di sbarco e trasferimento dei naufraghi dalla "Sea Watch 3" alle 23 del 21 giugno 2020

di Mauro Seminara

La giornata di Porto Empedocle è stata piuttosto travagliata ieri. Alle dieci del mattino è arrivata in porto la nave umanitaria della organizzazione non governativa Sea Watch. Ormeggiata sulla punta del Molo di Levante, la “Sea Watch 3” ha atteso con 211 naufraghi a bordo i controlli sanitari con particolare riguardo ad una persona che presentava sintomi parzialmente compatibili con quelli provocati dal Covid-19. A breve distanza, un paio di centinaia di metri, attendeva ormeggiata sulla stessa banchina la cosiddetta “nave quarantena” Moby Zazà della Compagnia Italiana di Navigazione. La nave, noleggiata dal Governo italiano per circa un milione di euro al mese, ha concluso a metà mese di giugno i suoi primi 30 giorni di milionario noleggio.

Nel pomeriggio è stato fatto il tampone alla persona migrante soccorsa tra le altre dalla Sea Watch 3 e qualche ora più tardi è arrivato l’esito sulla banchina di Porto Empedocle. Il migrante è risultato negativo al Covid-19 e la riduzione di rischio ha permesso l’organizzazione del trasferimento dalla nave umanitaria alla nave quarantena delle persone che fino a quel momento si trovavano ancora a bordo del rimorchiatore con bandiera tedesca. L’operazione di trasferimento, contrariamente a quanto affermato ieri da alcune testate, non ha avuto il via prima della tarda serata.

Circa un paio d’ore prima della mezzanotte i pullman erano in banchina a breve distanza dalla Sea Watch 3 con ambulanza e vari mezzi delle forze dell’ordine. Il trasferimento è avvenuto nel corso della notte quindi, con il tragitto da una nave all’altra percorso su pullman da media 60 posti. L’operazione, documentata, si è svolta a banchina interdetta ed in orario notturno, con inizio alle 23 del 21 giugno e fine trasferimento con imbarco già ad inizio 22 giugno 2020. In porto, ancora questa mattina, rimane la Sea Watch 3 cui è stato però notificato l’obbligo di quarantena al largo dello stesso porto.

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Giornalista palermitano, classe '74, cresce professionalmente come fotoreporter e videoreporter maturando sulla cronaca dalla prima linea. Dopo anni di esperienza sul campo passa alla scrittura sentendo l'esigenza di raccontare i fatti in prima persona e senza condizionamenti. Ha collaborato con Il Giornale di Sicilia ed altre testate nazionali per la carta stampata. Negli anni ha lavorato con le agenzie di stampa internazionali Thomson Reuters, Agence France-Press, Associated Press, Ansa; per i telegiornali nazionali Rai, Mediaset, La7, Sky e per vari telegiornali nazionali esteri. Si trasferisce nel 2006 a Lampedusa per seguire il crescente fenomeno migratorio che interessava l'isola pelagica e vi rimane fino al 2020. Per anni documenta la migrazione nel Mediterraneo centrale dal mare, dal cielo e da terra come freelance per le maggiori testate ed agenzie nazionali ed internazionali. Nel 2014 gli viene conferito un riconoscimento per meriti professionali al "Premio di giornalismo Mario Francese". Autore e regista del documentario "2011 - Lampedusa nell'anno della primavera araba", direttore della fotografia del documentario "Fino all'ultima spiaggia" e regista del documentario "Uomo". Ideatore e fondatore di Mediterraneo Cronaca, realizza la testata nel 2017 coinvolgendo nel tempo un gruppo di autori di elevata caratura professionale per offrire ai lettori notizie ed analisi di pregio ed indipendenti. Crede nel diritto all'informazione e nel dovere di offrire una informazione neutrale, obiettiva, senza padroni.

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