Migrazioni, secondo arrivo a Lampedusa in un giorno

Secondo sbarco a Lampedusa con un barchino di vetroresina su cui viaggiavano 52 persone partite dalla Libia. Nel centro di prima accoglienza sono entrati oggi 138 migranti soccorsi in due diverse operazioni

Migranti appena arrivati in porto a Lampedusa il 28 maggio 2020

di Mauro Seminara

Anche la seconda barca, presumibilmente la stessa che chiedeva aiuto mediante Alarm Phone, potrebbe essere arrivata salva a Lampedusa. Alle 19:30 hanno fatto ingresso in porto la motovedetta SAR CP-311 della Guardia Costiera e la piccola e veloce motovedetta della Guardia di Finanza. A bordo della motovedetta d’altura della Guardia Costiera i migranti, sul bordo sinistro la piccola barca su cui navigavano. Un guscio in vetroresina malconcio, con una vistosa verniciatura “di camuffamento” che copre quasi tutto lo scafo in origine bianco. Due piccoli motori fuoribordo, uno diverso dall’altro. In queste condizioni hanno navigato 52 persone per compiere una traversata che dalla costa libica a Lampedusa conta circa 180 miglia nautiche. Oltre 300 chilometri di mare.

Tra le 52 persone migranti che si trovavano a bordo del poco rassicurante guscio in vetroresina, in prevalenza di etnia subsahariana, c’erano anche 11 donne. Ma la barca non ha compiuto il viaggio più breve. Fonti vicine alle persone, dopo che esse sono sbarcate, hanno raccolto dalle loro prime testimonianze il nome della città più vicina al tratto di costa libica da cui sono partiti: Zawia. La barca potrebbe essere una delle due ancora in mare e segnalata da Alarm Phone. Forse quella con presunti 48 migranti. Un’altra imbarcazione avrebbe a bordo altre 46 persone, ma ancora si sa poco. Con il secondo sbarco, il centro di prima accoglienza di Lampedusa ha adesso 138 persone da ospitare – giunti soltanto oggi sull’isola – a fronte dei soliti 96 posti di capienza massima in struttura.

Informazioni su Mauro Seminara 705 Articoli
Giornalista palermitano, classe '74, cresce professionalmente come fotoreporter e videoreporter maturando sulla cronaca dalla prima linea. Dopo anni di esperienza sul campo passa alla scrittura sentendo l'esigenza di raccontare i fatti in prima persona e senza condizionamenti. Ha collaborato con Il Giornale di Sicilia ed altre testate nazionali per la carta stampata. Negli anni ha lavorato con le agenzie di stampa internazionali Thomson Reuters, Agence France-Press, Associated Press, Ansa; per i telegiornali nazionali Rai, Mediaset, La7, Sky e per vari telegiornali nazionali esteri. Si trasferisce nel 2006 a Lampedusa per seguire il crescente fenomeno migratorio che interessava l'isola pelagica e vi rimane fino al 2020. Per anni documenta la migrazione nel Mediterraneo centrale dal mare, dal cielo e da terra come freelance per le maggiori testate ed agenzie nazionali ed internazionali. Nel 2014 gli viene conferito un riconoscimento per meriti professionali al "Premio di giornalismo Mario Francese". Autore e regista del documentario "2011 - Lampedusa nell'anno della primavera araba", direttore della fotografia del documentario "Fino all'ultima spiaggia" e regista del documentario "Uomo". Ideatore e fondatore di Mediterraneo Cronaca, realizza la testata nel 2017 coinvolgendo nel tempo un gruppo di autori di elevata caratura professionale per offrire ai lettori notizie ed analisi di pregio ed indipendenti. Crede nel diritto all'informazione e nel dovere di offrire una informazione neutrale, obiettiva, senza padroni.

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