Altri 70 migranti dalla Tunisia a Lampedusa

Altri 70 migranti a Lampedusa dove l'unica struttura adibita alla prima accoglienza conta 96 posti ed è impegnata con cicli di quarantene da 14 giorni. Sull'isola presente anche il prefetto di Agrigento

Pattugliatore della Guardia di Finanza in porto con migranti il 26 maggio 2020 (Ph: Mauro Buccarello)

di Mauro Seminara

Una barca con 70 persone migranti, quasi tutte di nazionalità tunisina, è stata fermata in acque territoriali italiane dalla Guardia di Finanza del reparto aeronavale di stanza a Lampedusa. Sulla barca, classico legno da pesca della Tunisia, erano tutti giovani uomini. Il pattugliatore della Guardia di Finanza che ha preso a bordo i migranti è arrivato al molo militarizzato di Lampedusa pochi minuti dopo le 13. A terra, ad attendere l’arrivo di pattugliatore e migranti, militari delle Fiamme Gialle in tenuta non esattamente operativa. Oggi a Lampedusa è presente il prefetto di Agrigento, la dottoressa Maria Rita Cocciufa. Lo sbarco dei 70 tunisini si è fatto attendere e cercheremo di sapere cosa deciderà il prefetto che si trova adesso un centro al limite di tolleranza del flusso medio di arrivo migranti.

La sola barca intercettata questa mattina dalle Fiamme Gialle aveva a bordo quasi l’intera capienza dell’ex hotspot di Contrada Imbriacola. Struttura che inoltre non svolge più, da tempo, la funzione “hotspot” con prima accoglienza e smistamento in altre strutture nelle 48 ore successive ma è divenuta area di contenimento preventivo per rischio Covid-19. La visita istituzionale ha anche prodotto un piccolo assembramento davanti il palazzetto comunale dove, ordinatamente e con mascherine, alcune decine di persone hanno trascorso un paio d’ore per un confronto con il prefetto.

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Giornalista palermitano, classe '74, cresce professionalmente come fotoreporter e videoreporter maturando sulla cronaca dalla prima linea. Dopo anni di esperienza sul campo passa alla scrittura sentendo l'esigenza di raccontare i fatti in prima persona e senza condizionamenti. Ha collaborato con Il Giornale di Sicilia ed altre testate nazionali per la carta stampata. Negli anni ha lavorato con le agenzie di stampa internazionali Thomson Reuters, Agence France-Press, Associated Press, Ansa; per i telegiornali nazionali Rai, Mediaset, La7, Sky e per vari telegiornali nazionali esteri. Si trasferisce nel 2006 a Lampedusa per seguire il crescente fenomeno migratorio che interessava l'isola pelagica e vi rimane fino al 2020. Per anni documenta la migrazione nel Mediterraneo centrale dal mare, dal cielo e da terra come freelance per le maggiori testate ed agenzie nazionali ed internazionali. Nel 2014 gli viene conferito un riconoscimento per meriti professionali al "Premio di giornalismo Mario Francese". Autore e regista del documentario "2011 - Lampedusa nell'anno della primavera araba", direttore della fotografia del documentario "Fino all'ultima spiaggia" e regista del documentario "Uomo". Ideatore e fondatore di Mediterraneo Cronaca, realizza la testata nel 2017 coinvolgendo nel tempo un gruppo di autori di elevata caratura professionale per offrire ai lettori notizie ed analisi di pregio ed indipendenti. Crede nel diritto all'informazione e nel dovere di offrire una informazione neutrale, obiettiva, senza padroni.

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