Linosa, arrivano 52 migranti in autonomia dalla Libia

Linosa accoglie 52 migranti giunti in autonomia fino alla sua costa, ma l'isola vulcanica delle Pelagie non ha niente più che un medico ed una guardia medica. Niente motovedette e niente centro di prima accoglienza

Migranti sulla banchina del porticciolo di Linosa il 24 maggio 2020

Una piccola barca carica di persone migranti ha raggiunto oggi, intorno alle 13, l’isola pelagica di Linosa a nordest di Lampedusa. Lo sbarco, avvenuto in autonomia assistita per i pericoli che la costa dell’isola vulcanica rappresenta per un approdo, è stato gestito completamente dalla popolazione locale che con un barchino civile è uscita a prendere i migranti e condurli in sicurezza in porto. Sul barchino 52 persone che, da prime informazioni raccolte a Linosa grazie a Salvatore Tuccio, isolano residente, sarebbero partite dalla Libia per raggiungere – senza incontrare fermi di polizia o soccorsi – direttamente l’isola più a nord tra quelle dell’arcipelago italiano delle Pelagie. Sul barchino persone di diverse nazionalità che convalidano il porto di partenza libico. Molti cittadini del Bangladesh, ma anche persone la cui nazionalità di origine è dell’Egitto, del Gambia ed anche della Somalia.

L’arrivo incontrollato di migranti su tutte le coste siciliane, delle Pelagie e dell’isola maggiore, rivela così tutte le falle di un inesistente piano nazionale di gestione delle migrazioni. Il fatalismo del governo italiano, fino ad oggi impegnato soltanto in chimere galleggianti dai costi milionari – e conseguenti vittime

– come le navi Rubattino e Moby Zazà si trova quindi a dover accogliere migranti su un’isola come Linosa, priva di un centro di prima accoglienza, ma anche di motovedette stanziali e di un poliambulatorio. L’isola vulcanica pelagica italiana ha infatti soltanto una guardia medica con un medico, una piccola stazione dei carabinieri subordinata a Lampedusa e niente altro.

Stando alla narrazione di Roma, dove tutti i problemi di gestione delle migrazioni sono state legate alla pandemia di Covid-19, i circa 400 abitanti di Linosa sono stati gravemente esposti al rischio di epidemia a causa dell’inesistente assetto navale autorizzato ai soccorsi in mare anche oltre le 12 miglia nautiche. Per i migranti approdati a Linosa è stato approntato un trasferimento, poco prima delle 16, verso Lampedusa a mezzo motovedetta della Guardia Costiera. L’isola maggiore delle Pelagie è però già congestionata con tutti i recenti arrivi tra i quali anche i 40 di ieri sera con un caso sospetto Covid-19 per il quale era stato disposto il tampone a tutto il gruppo di migranti.

Si ringrazia Salvatore Tuccio per la gentile concessione delle foto che abbiamo pubblicato in questo articolo

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