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Nuovo sbarco a Lampedusa, altra notte al gelo per i migranti

(Foto di repertorio)

Una barca in legno, attrezzata per compiere l’intera traversata dalla Libia, è arrivata autonomamente a Lampedusa prima di mezzanotte. L’ingresso in porto e l’ormeggio al Molo Favarolo è stato assistito dalla Guardia Costiera e sulla banchina sono stati effettuati i controlli sanitari. A bordo della barca celeste hanno viaggiato in 67, tra i quali quattro donne e tre minori. Salpati da un porto libico, sulla barca erano stipati profughi di un territorio in guerra ma di nazionalità varie. Erano infatti sulla stessa barca cittadini dell’Egitto, dell’Algeria, del Marocco ed anche subsahariani di Ghana e Costa d’Avorio. A Lampedusa il centro di prima accoglienza è off limits per la quarantena di 14 giorni che gli ultimi arrivati termineranno il 19 aprile. Per i 67 migranti appena approdati si prospetta quindi una notte all’addiaccio ed un trasferimento in giornata. Sono 34 migranti, tra cui 11 donne, arrivati lunedì sera, che impegnano una struttura da provvisori 96 posti in cui non è possibile un isolamento separato. La struttura, al secolo da oltre 700 posti, attende ormai da anni una ristrutturazione che renda nuovamente agibili padiglioni dormitori.

La barca che ha raggiunto Lampedusa ieri sera, entrando in porto intorno alle 23:30 del 7 aprile, è solo una delle imbarcazioni avvistate o segnalate nel Mediterraneo centrale. Nessun riscontro, almeno nelle prime ore dallo sbarco, con la barca segnalata ieri da Alarm Phone a sudest di Lampedusa, in area SAR di competenza maltese, con oltre 80 persone a bordo ed alla deriva. Un’altra barca, secondo fonti locali, avrebbe superato quella con i 67 approdati sulla maggiore delle Pelagie dirigendosi a nord verso l’isola di Linosa. A nordest di Linosa è intanto ferma la nave Ong Alan Kurdi con 150 naufraghi a bordo, soccorsi nella giornata di lunedì in due diverse operazioni di salvataggio.

Per la Alan Kurdi, della Ong tedesca Sea Eye, l’Italia ha già fatto sapere di non avere porti disponibili, neanche per uno scalo con immediato trasferimento in altri Stati membri dell’Unione europea. In tarda serata, con firma di quattro ministri della Repubblica italiana, è stata decretata la sospensione della classificazione di Place of Safety (porto sicuro di sbarco) per i porti italiani motivando l’emergenza derivante dall’epidemia di Covid-19. In assenza di operazioni di soccorso in mare oltre le 12 miglia nautiche (acque territoriali) e di navi di Organizzazioni non governative, l’intero flusso migratorio dei prossimi giorni potrebbe gravare per autonomia di approdo interamente sull’isola di Lampedusa.

Redazione:

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