Coronavirus, altri casi in Lombardia: 6 all’ospedale di Codogno

Sono adesso 6 i casi di persone affette da nuovo coronavirus e ricoverate all'ospedale di Codogno. Dal "paziente uno" rilevato ieri sono arrivati altri 5 casi. Uno di questi frequentava la stessa palestra. Il "paziente zero" era stato in Cina ma non aveva manifestato sintomi tranne una lieve febbre. In caso di sintomi non recarsi in Pronto Soccorso ma chiamare il 112

Giulio Gallera, assessore al welfare della Regione Lombardia

Conferenza stampa a Milano dove è emerso che il 38enne contagiato ha a sua volta trasmesso il virus 2019-nCoV ad altre persone. Il primo caso, quello del 38enne, ha subito il contagio da un conoscente che era tornato dalla Cina nella seconda metà di gennaio. Il paziente portatore del virus non ha avuto sintomi, fatta eccezione per una lieve febbre durata poco più di un giorno, spiegano in conferenza stampa a Milano. Il contagio però non è adesso detto che non possa superare il periodo di prevenzione dei 14 giorni. Il “portatore sano” è tornata in Italia, dalla Cina, il 21 gennaio. I contatti tra il paziente zero, quello che era stato in Cina, ed il paziente uno, conferma l’assessore regionale al welfare Giulio Gallera, sarebbe avvenuto nei primi giorni di febbraio. A sua volta, il “paziente uno”, spiega il responsabile sanitario dell’Ospedale di Codogno, ha trasmesso il virus frequentando una palestra.

L’assessore regionale Gallera conferma che ci sono stati altri tre casi, e che non ci sono al momento certezze scientifiche sul “caso zero”, il portatore originale del virus. Il tampone, esame clinico con cui si rileva il virus di tipo 2019-nCoV, ha dato esito negativo sul paziente zero che, a questo punto potrebbe essere guarito spontaneamente da forma lieve. Sono adesso sei i pazienti positivi al coronavirus ricoverati all’ospedale di Codogno. Tutti provenienti da una precisa area locale e che si sono recate spontaneamente in ospedale. Le misure sono adesso allo studio del Ministero della Salute, ma nel frattempo è stata invitata la popolazione residente nella zona dei casi indicati di cercare per quanto possibile di restare al proprio domicilio così da contribuire al massimo contenimento della diffusione. Le zone che stanno causando adesso l’allarme lombardo sono quelle di Lodi, Castiglione d’Adda e Codogno.

La Regione Lombardia ha quindi diramato l’appello a non recarsi assolutamente in Pronto Soccorso in caso di sintomi influenzali con febbre e difficoltà respiratorie ma di chiamare il 112 e fare presente sintomi e contatti con persone affette o se si è stati in Cina.

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