Ripartire da educazione civica a scuola per abbattere il razzismo

L’augurio per il lavoro che si accingono svolgere i nuovi sottosegretari del Conte bis e l’auspicio che i sottosegretari del Miur possano avere un ruolo di svolta nell’educazione scolastica che può incidere in un momento in cui in Italia si registrano molteplici forme di razzismo e gravi episodi di intolleranza

Anche il Coordinamento nazionale dei docenti della disciplina dei diritti umani pone, nuovamente, l’attenzione sul futuro che verrà con la cultura di odio ed intolleranza, acuitasi con il governo M5S-Lega, in cui si stanno facendo crescere i bambini ed i ragazzi italiani. Con l’occasione della nomina dei nuovi sottosegretari, inclusi quelli del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, il presidente del Coordinamento, il professore Romano Pesavento, firma una lettera auspicio per una visione più umana della società già partendo dall’istruzione scolastica. Con particolare attenzione posta al programma scolastico della reintrodotta materia “educazione civica”. “Il Coordinamento – si legge nella nota stampa firmata dal presidente Pesavento – ritiene fondamentale, in un momento in cui in Italia si registrano molteplici forme di razzismo e gravi episodi di intolleranza, insistere sulle tematiche umanitarie e sul rispetto della dignità umana in senso lato”. Il quesito che il professor Pesavento sottoscrive appare banale ma non è affatto scontato, eppure non sembra trovare un logico riscontro, anche solo di programma elettorale, nelle parti politiche che da anni si contendono la guida del Paese. “Che tipo di società vogliamo per il nostro avvenire? Un mondo cinico, in cui la solidarietà umana viene bandita, o un luogo vivibile in cui siano al centro valori etici e spirito civico? La Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e la Costituzione italiana hanno affermato la vita, la libertà e l’uguaglianza a livello nazionale e internazionale per tutte le persone indipendentemente dalla razza, credo o colore. Ripartiamo dall’insegnamento dell’Educazione civica nelle scuole. Ripartiamo dalle giovani generazioni. Ripartiamo per avere un Futuro”.

Riprendiamo e pubblichiamo integralmente la citazione con cui il presidente del Coordinamento nazionale dei docenti della disciplina dei diritti umani chiude la nota. Si tratta delle parole di Eleonor Roosvelt, da In Your Hands, 27 marzo 1958: «Dove iniziano i diritti umani universali? In piccoli posti vicino casa, così vicini e così piccoli che essi non possono essere visti su nessuna mappa del mondo. Ma essi sono il mondo di ogni singola persona; il quartiere dove si vive, la scuola frequentata, la fabbrica, fattoria o ufficio dove si lavora. Questi sono i posti in cui ogni uomo, donna o bambino cercano uguale giustizia, uguali opportunità, eguale dignità senza discriminazioni. Se questi diritti non hanno significato lì, hanno poco significato da altre parti. In assenza di interventi organizzati di cittadini per sostenere chi è vicino alla loro casa, guarderemo invano al progresso nel mondo più vasto. Quindi noi crediamo che il destino dei diritti umani è nelle mani di tutti i cittadini in tutte le nostre comunità»

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