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Richard Gere atterra a Lampedusa per la Open Arms

di Mauro Seminara

Una indiscussa star di Hollywood, attivista, già a Lampedusa nel 2016 per visitare il centro di accoglienza senza fare passerella in giro per l’isola, protagonista di “Invisibili” nei panni di un clochard: è l’identikit di Richard Gere, l’attore americano che ieri pomeriggio è atterrato a Lampedusa per aiutare i volontari soccorritori della nave Ong Open Arms. La nave è bloccata nel limbo dell’Unione europea dal primo giorno di agosto con a bordo 121 persone soccorse nel Mediterraneo centrale. Tra i profughi salpati dalla Libia in guerra ci sono anche donne in gravidanza, bambini, una coppia di gemellini di appena nove mesi e vari altri soggetti vulnerabili di cui l’Europa non vuol sapere nulla. Malta ha ufficialmente negato il proprio porto, l’Italia pare non abbia neanche risposto, la Spagna – di cui la nave batte bandiera – non ne vuol sapere di intervenire in sede europea per concordare tra le autorità nazionali di Coordinamento Soccorso Marittimo un porto sicuro. La Open Arms, abbandonata da una settimana, era ormai anche a corto di acqua e cibo.

Le scorte sono arrivate a bordo della nave Ong, a poco più di 24 miglia sud-sudest di Lampedusa, questa mattina con un gommone. Tra l’equipaggio che ha effettuato la consegna e che ha caricato le scorte a bordo c’era anche Richard Gere. L’attore, icona di Hollywood, è atterrato ieri pomeriggio sull’isola che un tempo fu “Porta d’Europa” e pochi minuti dopo si trovava in un ingrosso alimentari per gli acquisti insieme a Riccardo Gatti, presidente dell’associazione Open Arms Italia. Gatti, insieme al fondatore di Open Arms, Oscar Camps, e Richard Gere terranno domattina una conferenza stampa a Lampedusa. Al tavolo siederà anche un altro volto noto, almeno per il pubblico televisivo italiano: Gabriele Rubini, in arte Chef Rubio. Sorvolando su improponibili paragoni di fascino tra Richard Gere e Matteo Salvini, l’attore ha compiuto un lungo viaggio per aiutare la Ong non certo solo con il carico dei viveri a bordo della nave. Richard Gere, come anche Chef Rubio, ha quindi deciso di schierarsi in prima linea dalla parte di chi ritiene “inaccettabile che la vita di uomini, donne e bambini continui a essere ignorata.” La linea di un personaggio pubblico mondiale amato da tutti – in particolare dalle donne – contro quella di un politico che sta spaccando in due l’Italia su un tema che non è la priorità per la risoluzione di una crisi che scava lontano in problemi che nulla hanno a che vedere con le migrazioni.

Mauro Seminara: Giornalista palermitano, classe '74, cresce professionalmente come fotoreporter e videoreporter maturando sulla cronaca dalla prima linea. Dopo anni di esperienza sul campo passa alla scrittura sentendo l'esigenza di raccontare i fatti in prima persona e senza condizionamenti. Ha collaborato con Il Giornale di Sicilia ed altre testate nazionali per la carta stampata. Negli anni ha lavorato con le agenzie di stampa internazionali Thomson Reuters, Agence France-Press, Associated Press, Ansa; per i telegiornali nazionali Rai, Mediaset, La7, Sky e per vari telegiornali nazionali esteri. Si trasferisce nel 2006 a Lampedusa per seguire il crescente fenomeno migratorio che interessava l'isola pelagica e vi rimane fino al 2020. Per anni documenta la migrazione nel Mediterraneo centrale dal mare, dal cielo e da terra come freelance per le maggiori testate ed agenzie nazionali ed internazionali. Nel 2014 gli viene conferito un riconoscimento per meriti professionali al "Premio di giornalismo Mario Francese". Autore e regista del documentario "2011 - Lampedusa nell'anno della primavera araba", direttore della fotografia del documentario "Fino all'ultima spiaggia" e regista del documentario "Uomo". Ideatore e fondatore di Mediterraneo Cronaca, realizza la testata nel 2017 coinvolgendo nel tempo un gruppo di autori di elevata caratura professionale per offrire ai lettori notizie ed analisi di pregio ed indipendenti. Crede nel diritto all'informazione e nel dovere di offrire una informazione neutrale, obiettiva, senza padroni.
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