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John Wayne ed il “Sicurezza Ter”

di Vittorio Alessandro

In uno dei suoi momenti più distesi, Matteo Salvini ha tratteggiato la possibile punta di diamante del prossimo decreto Sicurezza, ora che il secondo si avvia alla conversione in legge con un (altrettanto disteso) voto di fiducia. «Se una nave non ha permesso di entrare in acque italiane e lo fa lo stesso? – ha twittato il ministro – Saliamo sulla nave, e ne prendiamo il controllo».

Dunque assisteremo ad abbordaggi e a combattimenti corpo a corpo sulla tolda della nave che, una volta conquistata, dovremo poi condurre da qualche parte: essendo esclusa la Libia (il respingimento è vietato), potremo scegliere tra un lungo viaggio, in folta compagnia di migranti, verso il Nord Europa e l’approdo in un porto italiano, naturalmente preceduto da una lunga attesa in rada per controllori, controllati e disperati.

Forse, troppi film di John Wayne ma, alla fine del tweet, arriva un italico sprazzo di luce: «Stiamo forse giocando a rubamazzo?». Testuale.

Vittorio Alessandro: Ammiraglio in congedo, è stato a lungo responsabile della comunicazione della Guardia costiera e del reparto ambientale delle Capitanerie. Ha curato l’informazione istituzionale in occasione delle migrazioni via mare nel 2011 e del sinistro della Costa Concordia nel 2012; ha guidato la missione ambientale italiana Bahar in Libano nel 2006. Dal 2012 al 2017 ha presieduto il Parco Nazionale e l’Area marina protetta delle Cinque Terre. Nel 2014 ha pubblicato “Puntonave” (Mursia editore) e dal 2012 cura l’omonima pagina su Facebook.
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