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Il “Cattivismo”

di Vittorio Alessandro

Se un parlamentare va a trovare i detenuti accusati di un omicidio efferato commette un’azione così grave da subire il richiamo del partito che sventola un giorno sì e uno no la bandiera dei diritti civili. È evidente ai suoi detrattori, infatti, che il deputato Scalfarotto (Pd, o ciò che ne rimane) andando a visitare in galera i giovani americani imputati di aver assassinato il vicebrigadiere Cerciello, abbia inteso manifestare simpatia a chi va in giro ad uccidere poliziotti.

Siamo al rovesciamento dei principi etici: salvare vite umane è reato, fare elemosina un cedimento, l’adozione e l’affido sono un chiaro disegno contro i bambini e la famiglia, le cooperative un sistema di ruberia, la cultura puzza di snobismo, e così via smantellando.

Tra le macerie resta questa politica da spiaggia, questo fenomeno di banditori saliti alle stelle per precipitare in men che non si dica, dopo aver avvelenato il pozzo.

Una volta, i governi balneari duravano una sola estate per contenere al minimo i danni, questo dura ormai da più di un anno per moltiplicarli.

Vittorio Alessandro: Ammiraglio in congedo, è stato a lungo responsabile della comunicazione della Guardia costiera e del reparto ambientale delle Capitanerie. Ha curato l’informazione istituzionale in occasione delle migrazioni via mare nel 2011 e del sinistro della Costa Concordia nel 2012; ha guidato la missione ambientale italiana Bahar in Libano nel 2006. Dal 2012 al 2017 ha presieduto il Parco Nazionale e l’Area marina protetta delle Cinque Terre. Nel 2014 ha pubblicato “Puntonave” (Mursia editore) e dal 2012 cura l’omonima pagina su Facebook.
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