Ue striglia l’Italia: “Spieghi perchè non ha ridotto debito”. Salvini: “Conta lavoro, non deficit”

È arrivata la lettera della Ue che contesta all'Italia la violazione dei parametri sul debito. La risposta va inviata entro venerdì giustificando il mancato rispetto della riduzione chiesta

di Luca Monticelli

“È confermato che l’Italia non ha fatto progressi sufficienti per rispettare la regola del debito nel 2018“. È quanto si legge nella lettera inviata dalla Commissione europea al governo italiano. I commissari Valdis Dombrovskis e Pierre Moscovici, chiedono al ministro dell’Economia, Giovanni Tria, di illustrare i “fattori rilevanti” che potrebbero spiegare la violazione delle norme relative alla riduzione di debito e deficit nel 2018 e 2019. L’intenzione di Bruxelles è quella di stilare un rapporto sul debito in base all’articolo 126.3 del trattato e aspettano una risposta dal governo italiano “entro il 31 maggio 2019”. Nella lettera si chiedono chiarimenti sulla dinamica del rapporto tra debito pubblico e Pil. Il premier Giuseppe Conte e il ministro dell’Economia Giovanni Tria hanno 48 ore di tempo per rispondere, quindi la replica italiana arriverà a Bruxelles venerdì.

“Prima di rispondere devo leggere cosa c’è scritto, anche perché non è ancora arrivata”. Così il vicepremier Matteo Salvini parlando con i cronisti alla Camera dopo la riunione con i gruppi della Lega alla Camera. Riferendosi ai vicoli di bilancio da rispettare, il ministro dell’Interno risponde: “Quelli sono parametri vecchi, io metterei al centro del dibattito il lavoro, la disoccupazione, non il deficit, il debito, lo spread. Quando arriva la lettera leggerò la lettera, parlerò con Tria, con Di Maio con Conte. Noi dobbiamo puntare su crescita e investimenti…”. Sui parametri da rivedere, Salvini aggiunge: “Questo è un dibattito che penso ci sia in tutte le Capitali europee al di là delle dinamiche di chi farà il presidente della Commissione, se è tedesco, se è francese, se è spagnolo, se è polacco, cosa fanno i socialisti, cosa fanno i liberali…”.

Luca Monticelli – Agenzia DIRE

www.dire.it

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